Secche artificiali contro l’erosione: ad Alba Adriatica studiosi illustrano la nuova metodologia

reef-artificiale-abruzzo-progetto-600x315Alba Adriatica. Secche artificiali per preservare l’ambiente naturale e arginare l’incedere dell’erosione. Geotubi nel fondale marino, realizzati in tnt (tessuto non tessuto), pieni di sabbia e acqua.

E’ un progetto pilota, già sperimentato in diverse parti del mondo (Australia, Nuova Zelanda, India, ma anche in Italia a Varazze) quello che è stato illustrato venerdì durante un convegno. L’idea progettuale, frutto anche di una ricognizione sul territorio, è del Cursa (Consorzio Universitario per la ricerca socio-economica), mentre l’iniziativa è stata caldeggiata dal Consorzio turistico Costa dei Parchi. la tecnica illustrata dagli studiosi, da un punto di vista teorico, sembra ricomprendere varie finalità: dalla protezione delle spiagge dall’erosione costiera, dal miglioramento dell’ecosistema marino e dalla prospettiva, non trascurabile, di creare nuove forme di sviluppo turistico, visto che i surfisti (tanto per fare un esempio) sono sempre alla ricerca delle secche per cavalcare le onde. Di sicuro, rispetto ad altre tecniche anti-erosive, quella delle secche artificiali appare quella maggiormente rispettosa dell’ambiente marino. In ogni caso, i relatori hanno ribadito, in più circostanze, che qualsiasi tipo di intervento va sempre testato nel medio periodo per verificarne la riuscita. Economicamente parlando, è anche emerso che applicare tale tecnica sul litorale, presenta dei risparmi rispetto alle scogliere. Poi tutto dipende dai fondi a disposizione e dal coraggio di intraprendere un percorso rispetto ad un altro. Da un punto di vista pratico, le secche artificiali sono realizzate (con i geotubi) ad una profondità di 5 metri sotto il livello dell’acqua. Non sono visibili e non modificano un alcun modo l’aspetto paesaggistico. “Sarebbe un peccato – ha dichiarato Marco Gonella, Vice Presidente C.U.R.S.A. – vedere tra dieci anni tutta la costa da Alba Adriatica a Giulianova protetta da scogliere e pennelli. Quello che è capitato a molti tratti delle rive italiane, come nelle Marche, non deve ripetersi. Già proposte in Liguria e in Toscana, le secche artificiali tutelano le spiagge ma anche il turismo, elemento imprescindibile per l’economia di tutti i Comuni che si affacciano sul mare.” Al momento di confronto erano presenti, tra gli altri, anche diversi rappresentanti delle istituzioni: dai sindaci di Alba Adriatica e Tortoreto, dagli amministratori del Comune di Martinsicuro, dall’assessore provinciale all’ambiente Francesco Marconi e al consigliere regionale Emiliano Di Matteo. Ed è proprio la Regione quella che poi è deputata a finanziarie qualsiasi intervento anti-erosivo. “Ho incoraggiato e apprezzato – afferma Emiliano Di Matteo, –  quanto fatto da Costa dei Parchi, CURS. e le altre associazioni che si sono attivate per la piena riuscita di un evento che va oltre il convegno di presentazione delle secca artificiale ma vuole invece essere la presa di coscienza di un territorio che spera di aver individuato una soluzione valida, sostenibile economicamente e paesaggisticamente, più dei sistemi tradizionali. Ora possiamo chiedere alla Regione di farsi protagonista di un progetto pilota da realizzare qui ad Alba Adriatica che, se positivo, potrebbe poi essere replicato con successo e tempestività su altri tratti della costa abruzzese dove l’erosione incombe minacciosa.” 

 

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