Banca di Teramo, Cristiano Artoni e l’eredità del dopo-Tancredi

cristiano_artoniTeramo. “La Banca di Teramo gode di ottima salute. C’è un unico neo: ci manca il nostro Presidente”. Non è certo semplice raccogliere il testimone da un uomo come l’onorevole Antonio Tancredi, ma Cristiano Artoni è uno che guarda dritto all’obiettivo, senza alcuna intenzione di rompere con quella che è stata la linea tracciata negli anni “dal” presidente.

“Ho voluto un gran bene ad Antonio Tancredi” racconta “ed è impensabile sostituirlo. Ma mi sento una continuità ed è per questo motivo che ho accettato l’incarico di presidente. Continueremo ad occuparci di arte, perché non farlo sarebbe come tradirlo”. Allo stesso modo, la banca continuerà ad essere al servizio del territorio, pur in un momento molto difficile. “Siamo usciti brillantemente dalle verifiche della Banca d’Italia e questo testimonia la solidità dell’Istituto”.

Chi prenderà il suo posto nel Consiglio di Amministrazione non è ancora deciso: “stiamo valutando”, dice. E sul suo futuro non svela molto: “Noi siamo come una grande famiglia, dove non conta chi sia il presidente. Nel 2013 scade il mandato, ma non mi sento affatto un traghettatore. Faccio solo il mio lavoro, il prossimo anno si vedrà”.

 

Marina Serra

 


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