Tortoreto. Rotatorie, soprattutto in alcuni incroci sulla Statale ritenuti più pericolosi (dati alla mano), percorsi alternativi per disegnare direttrici diverse rispetto alla stessa statale e al lungomare.
Poi zona 30 per tratti dello stesso viale Sirena e percorsi ciclo pedonali dedicati. Si sviluppa attorno a questi concetti, peraltro insiti nella filosofia dello stesso studio, il nuovo piano generale del traffico urbano di Tortoreto. Lo strumento, che seguirà lo stesso iter previsto per qualsiasi piano che scrive un assetto nuovo per il territorio, con successiva assemblee, osservazioni e tutto il resto, è stato illustrato martedì sera, in una partecipata assemblea pubblica, alla quale hanno preso parte gli amministratori (hanno relazionato il consigliere delegato alla viabilità, Antonio Di Giovanni e l’assessore all’urbanistica, Vito Tartarelli) e i progettisti della studio associato che ha scritto il piano (Nicola ed Enrico D’Errico). Come ha spiegato soprattutto la parte politica, il piano presentato non ha i crismi dell’imposizione, si saranno altri e specifici momenti di confronto, anche se come ha spiegato Di Giovanni: “ è necessario confrontarsi senza chiusure mentali pensando soprattutto al beneficio complessivo”. Tutto il piano, e le relative proposte di modifica alla viabilità cittadina (ma anche alla mobilità pedonale e ciclistica) è stato redatto partendo da dati, ufficiali, degli incidenti stradali e di una serie di riscontri sulla percorribilità delle arterie cittadine. Tutta la viabilità nasce dall’esigenza di tracciare assi viari capaci di percorrere verso sud e viceversa il Lido, senza dover utilizzare lungomare o statale 16. Operazione non semplice, considerando le caratteristiche urbanistiche della cittadina, che nel corso degli anni, poi si sono in qualche modo acuite. Ecco, dunque, che sono previsti sensi unici, piste ciclo-pedonali nelle zone centrali, in modo da creare raccordi con quelle esistenti, e disciplinare al meglio alcuni incroci, come per esempio quello che conduce a Tortoreto Alta e quello che si ricollega a via del Vascello. Nel file allegato (in Pdf) è possibile comunque scaricare e visionare il piano, con le varie opzioni previste. Non sono mancati, durante l’assemblea, anche alcuni interventi (anche pungenti) per alcune strategie previste. Dalla necessità di prevedere un percorso diverso per via Libertà, agli interventi sulla Statale 16 in coincidenza con l’incrocio con via D’annunzio (molto pericoloso) e il senso di marcia di via Carducci, soprattutto nel momento nel quale, tra qualche settimana, il nuovo sottopasso sarà aperto anche alle auto (ora circolano solo pedoni e ciclisti), con alcuni residenti che hanno già preannunciato battaglia. Tema, questo, che in ogni caso esula dal piano traffico, che dovrà superare vari step prima di essere operativo, ma che verte su decisioni più immediate.