“Alla luce degli interventi della Magistratura, che ha inviato al Direttore generale ben due avvisi di garanzia” spiega D’Alessandro “e addirittura perquisito gli uffici della direzione in circonvallazione Ragusa, per l’acquisizione di documenti, è più che opportuno un passo indietro dello stesso Direttore, il quale ha diritto di dedicarsi alla propria difesa; però, nelle condizioni date, non è certo in grado di condurre serenamente l’Azienda sanitaria teramana. Nell’eventualità, molto probabile, che Varrassi non avesse l’intenzione di dimettersi da subito, il suo comportamento sarebbe tale da far ritenere, anche secondo gli avvisi di garanzia, di non aver agito negli interessi dell’azienda rappresentata; pertanto, il presidente Gianni Chiodi non può che disporre con effetto immediato il licenziamento del dottor Varrassi”.