“La direttiva Bolkenstein va a sconvolgere la vita di tutti gli operatori che lavorano nel settore della balneazione”, ha dichiarato Monticelli, presente anche in qualità di rappresentante nazionale al Demanio per l’Anci. L’Unione europea, attraverso la direttiva che è stata già recepita dall’Italia, chiede di aprire le spiagge alla concorrenza e alla libertà d’impresa, cancellando di fatto i rinnovi automatici delle concessioni balneari. All’incontro di giovedì hanno preso parte anche numerosi operatori del settore. “Non riusciamo a capire la ratio di questa norma – ha aggiunto Monticelli – e al governo che incontreremo lunedì porteremo la richiesta di una proroga alla direttiva e che si lavori per stralciare dalla Bolkenstein i balneatori”. “È molto importante avere al nostro fianco le istituzioni e che questo ordine del giorno sia discusso in consiglio provinciale”, ha affermato Cristiano Tomei. “La direttiva è stata pensata forse per tutti, ma di fatto avvantaggerebbe solo le multinazionali con il rischio di far saltare un tessuto di piccole e medie imprese che rappresentano un’offerta turistica di eccellenza e qualità che in Europa si riscontra solo in Italia – ha proseguito Tomei – La direttiva va ridiscussa per capire quali potrebbero essere le ricadute su queste imprese che rappresentano il fiore all’occhiello per l’offerta turistica per il nostro paese”.
“Sarebbe una sciagura per l’Abruzzo e per tutta l’Italia che una caratteristica così importante come le nostre strutture balneari sia disarticolata a causa di questa direttiva”, ha commentato il primo cittadino di Alba. “Le nostre peculiarità non possono essere paragonate a quelle degli altri paesi della Ue – ha aggiunto Giovannelli – Ci batteremo per impegnare i comuni e le province. Prenderemo iniziative che spero siano condivise da tutte le forze politiche perché il nostro dovere è quello di ridare fiducia per il futuro alle nostre imprese balneari”.