Pineto. Maggioranza in bilico a Pineto, dopo le dimissioni di Enzo Nardi dal Pd e dal gruppo consiliare. Nardi, ex assessore nella passata consiliatura, ha deciso di continuare la sua esperienza di consigliere comunale “da uomo libero”. Libero di votare i provvedimenti da lui condivisi, senza “condizionamenti”.
“Speriamo che il consigliere Enzo Nardi abbia l’onestà intellettuale di andare fino in fondo e fare quello che altri in precedenza hanno solo ostentato e mai avuto il coraggio di fare!” commentano a proposito i consiglieri di opposizione Gianni Assogna e Luca Di Pietrantonio, secondo i quali le dimissioni di Nardi dal partito rappresentano “l’ulteriore dimostrazione dell’enorme malcontento che, da sempre, serpeggia nella maggioranza che governa Pineto e che in poco tempo ha causato il passaggio dalla maggioranza all’opposizione di tre consiglieri comunali (di cui due assessori) ed ha indotto altri membri della maggioranza a manifestare la loro contrarietà all’operato del Sindaco, minacciando, però, ‘funeste iniziative’, che non hanno mai avuto il coraggio di intraprendere”. Il riferimento è al vice sindaco Cleto Pallini, che dopo le sue dimissioni “e le affermazioni gladiatorie nei confronti del Sindaco, non ha avuto l’ardire di fare quello che andava fatto, ossia inferire il colpo finale ad un’amministrazione che non ha più ragione di esistere”. Secondo i due consiglieri, “l’amministrazione Monticelli, oggi più che mai, ha perso quella visione generale e complessiva necessaria per un’amministrazione chiara e costruttiva, obbligando la nostra città ad un lento ed inesorabile declino. Ecco perche le esternazioni del consigliere Nardi non ci meravigliano affatto e le sue perplessità, dinanzi ad una maggioranza inerte e che maggioranza più non è, sono da noi ampiamente condivise, oltre che da sempre denunciate. Pertanto, speriamo che il consigliere Nardi che, in diverse occasioni, abbiamo apprezzato per la sua volontà di perseguire il bene di Pineto, faccia la cosa giusta e mandi finalmente a casa Monticelli e compagnia, dimostrando di operare, nell’esclusivo interesse dei cittadini di Pineto ed evitando i miseri teatrini che sino ad oggi hanno avuto come unica finalità quella di ottenere o conservare posti in Giunta oppure a pervenire ad insperate mire che nulla hanno a che vedere con il bene della città. In buona sostanza, la coalizione che vinse le elezioni del 2009 non esiste più. E’ necessario che qualcuno impartisca una sonora e definitiva lezione a quello che più che un Sindaco ci sembra essere un vero e proprio padrone”!
Le precisazioni del consigliere Enzo Nardi. “Dal Partito Democratico mi sono autosospeso, invece dal gruppo consigliare di Pineto Democratica mi sono dimesso. Le motivazioni non sono quelle riportate dal quotidiano, ma sono le seguenti: per quanto riguarda il partito Democratico la mia posizione scaturisce dalla triste constatazione che a Pineto esiste un partito “fantasma”e Daniela Astolfi, segretario cittadino del PD, ha annunciato le sue dimissioni da molti mesi anche se, di fatto , queste non sono mai state ufficializzate. Questo atto ha comunque prodotto uno “sfarinamento” di tutto il gruppo dirigenziale del partito e, la più ovvia conseguenza per un partito che non si riunisce e che non decide sinergicamente, è quella di subire le decisioni personalistiche di alcuni. La mia autosospensione dal PD esprime un disagio diffuso tra molti militanti e si prefigge l’intento di scuotere i dirigenti provinciali, in particolar modo il segretario Robert Verrocchio, affinché intervengano immediatamente ad indire un congresso straordinario per rieleggere un segretario e un gruppo dirigente che riavvii una discussione democratica (anche con le forze politiche che hanno contribuito alla vincita di Pineto Democratica), ed un confronto costante tra l’amministrazione Monticelli e i cittadini.
Invece, le mie dimissioni dal Gruppo Consigliare di Pineto Democratica, sono frutto di una lunga e sofferta riflessione. Da molto tempo, tra i componenti del Gruppo Consigliare di PD, non c’è quella attenzione al dialogo e al confronto continuo sui maggiori temi che investono la Giunta e che determinano scelte politiche e che, se non ponderate oculatamente, portano a decisioni sommarie e arbitrarie. Non a caso, alcune di queste scelte sono state promosse da alcuni e ignorate da altri, ma sottoscritte da una maggioranza non interpellata in merito alla discussione delle stesse.
Nonostante tutto ciò, intendo tenere fede al mio impegno in qualità di consigliere e intendo portare avanti il programma elettorale della coalizione, così come mi impegnerò a mantenere un dialogo costante con il Sindaco, al quale riconosco molti meriti”.