Con lui, il presidente di un altro Ordine teramano, quello degli Architetti, Giustino Vallese. Un rapporto, quello tra il manager ed i professionisti teramani, già incrinato. E a far traboccare il famoso vaso è stata la delibera con la quale l’azienda sanitaria teramana ha stipulato un accordo quadro con l’Università de L’Aquila. “L’oggetto” spiega Vallese “riguarda delle prestazioni professionali che non possono essere affidate ad una Università, in quanto riguardano la fase di progettazione”. “Senza considerare” aggiunge Berardo Ciampana, dell’Ordine degli ingegneri “che la provincia di Teramo ha delle risorse interne e la Asl, in quanto ente pubblico, dovrebbe sfruttarle prima di rivolgersi altrove”. I professionisti teramani, dunque, chiedono la revoca immediata dell’accordo e si dicono disponibili ad un confronto. Finora hanno parlato attraverso le numerose note inviate al direttore generale, “sistematicamente rimaste senza risposta”, aggiungono. “Ora abbiamo voluto coinvolgere il Governatore Gianni Chiodi, affinchè sappia che esiste qualcuno, calato dall’alto, che pensa di fare quello che gli pare”. I prossimi passi in caso di respingimento della richiesta? “Invieremo gli atti all’Autorità di vigilanza, alla Procura, alla Corte dei Conti e, se necessario, anche al Tar”.
Marina Serra