Atri. “Mal comune, mezzo gaudio. Così potremmo interpretare l’articolo comparso sulla ‘pravda’ locale, alias ‘Atrinforma’, giornalino satirico-istituzionale, palesemente autoreferenziale, di informazione locale, rivisitata e corretta a modo proprio”. È un’ironia pungente quella dell’Idv atriano, che in una nota punta il dito contro il periodico informativo locale facendo riferimento, in particolare, all’ultimo numero, nel quale, in prima pagina, l’amministrazione ribadisce la propria soddisfazione rispetto all’ultimo atto aziendale stilato dal manager della Asl, Giustino Varrassi.
“Parafrasando un detto antico” continua la nota “potremmo dire ‘un poco ciascuno non fa male a nessuno’. Ed ecco che con metodo Ponzio-Pilatesco e atteggiamento fraterno-caritatevole, il gioco è fatto. Che nessuno si ritenga escluso! Peccato però che non si stia parlando della divisione dei pani e dei pesci, ma della salute dei cittadini, in cui le scelte dovrebbero seguire criteri oggettivi e scientifici, rispettando la storia, l’esperienza, le professionalità acquisite nel corso degli anni, nonché maturare una attenta valutazione dei fabbisogni e delle situazioni territoriali. Snocciolando faziosamente parziali elencazioni numeriche si tenta di avvalorare una realtà che richiede, anche per gli scriventi, un gran potere di auto-persuasione e d’immaginazione. Tale il pressappochismo e la parzialità dei fatti elencati, che saremmo anche noi quasi portati a convincerci della bontà degli stessi. Poi in fondo, per una classe politica capace in passato di difendere tesi ancor più fantasiose ed improbabili, tali affermazioni a confronto altro non sono che candidi fioretti di un mese mariano un po’ troppo in anticipo”. Peccato che, aggiunge l’Idv, nel sistema complessivo dell’informazione in questione, non si tenga conto di alcuni aspetti emersi negli ultimi giorni e non proprio di secondo conto.
Si pensi ad esempio al fatto che l’ospedale atriano non rientra più nei piani futuri della sanità teramana, come anticipato nell’ultimo consiglio straordinario che si è tenuto a Giulianova, paese in cui sarà costruito il nuovo nosocomio. “I più volte ventilati potenziamenti, oltre a non essere mai arrivati, altro non sono che un maldestro tentativo di assopire la nostra collettività e, in un solo anno, sono stati cancellati interi reparti ed altri declassati. Stessa sorte per il distretto sanitario che a breve prenderà la via di Roseto. E mentre il sindaco Mastromauro, nel legittimo interesse della propria cittadina, chiede una revisione dell’atto aziendale, il nostro primo cittadino offre l’altra guancia e ringrazia per i tagli subiti, avvalorando ( ad absurdum) la tesi del potenziamento”. Senza contare “le continue omissioni, le impossibili giustificazioni e le mezze verità messe in campo da tutta la filiera di centro destra regionale , provinciale e locale, messe in campo negli ultimi anni”. Un clima “a dir poco paradossale” secondo l’Idv atriano, nel quale “brilla per tempestività, completezza ed imparzialità (l’ironia è anche qui, ndr) il nostro mensile, realizzato con i contributi dell’intera comunità, che sarebbe buona cosa, venisse utilizzato con finalità più cogenti e con informazioni maggiormente imparziali. In caso contrario, ci permettiamo di suggerire di cambiarne almeno il nome. Chiamatelo almeno Atridisinforma. Sarebbe senza dubbio un nome più appropriato e certamente frutto di una ritrovata onestà intellettuale”.