“Da ultimi – si legge nella nota degli ambientalisti – ci si sono messi i consiglieri regionali Venturoni (Pdl), Rabuffo (Fli) e Ruffini (Pd) con tre nuove proposte di modifica della legge istitutiva che vanno dalla totale abolizione alla pesante riduzione della sua fascia costiera.
Sarebbe interessante sapere quanto sono costate alla collettività le infinite discussioni avute sulla Riserva in questi anni in Consiglio regionale e nella competente commissione consigliare: decine e decine di riunioni, tutte garantite da un bel gettone di presenza per i partecipanti. In questi ultimi giorni, in vista del consiglio regionale del prossimo 3 aprile, si è intensificato il dibattito sul destino dell’area protetta, aumentando la confusione su quelli che sarebbero i confini nelle proposte in discussione”.
Per gli ambientalisti la soluzione sarebbe semplice, cioè “l’applicazione corretta della legge, con l’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico e la creazione del Comitato di Gestione, farebbe superare le attuali normative di salvaguardia (più restrittive) e farebbe giungere rapidamente al superamento delle problematiche evidenziate da alcuni residenti, la cui mancata risoluzione ricade esclusivamente su chi non ha fatto applicare la legge in questi ultimi 7 anni. Se il Consiglio regionale vuole comunque intervenire nuovamente sulla legge, sarebbe facilmente percorribile la strada della modifica delle norme di tutela per le aree più antropizzate, senza modificare minimamente i confini. Al riguardo ci sono due proposte sul tavolo: quella portata avanti dal consigliere Acerbo, su cui c’è stata una sorta di via libera da parte della competente direzione generale regionale, e quella nata dalle riflessioni del docente dell’Università di Teramo, Enzo Di Salvatore. Il Consiglio regionale può trovare, in questi ambiti, la soluzione più utile, salvaguardando l’ambiente ed i legittimi (ma solo quelli) interessi dei cittadini”.
WWF, Italia Nostra, Comitato abruzzese Beni Comuni, Comitato Riserva Naturale Regionale Guidata Borsacchio saranno, con i loro rappresentanti, presenti al consiglio regionale del 3 aprile “per segnalare la volontà di conservare il litorale abruzzese, salvandolo da chi vorrebbe comprometterlo per dare spazio alle ennesime speculazioni”.