“ Si tratta di un errore materiale”, spiega Alessandra Richi, assessore con delega ai servizi demografici, “ dipeso da un aggancio automatico a un nominativo omonimo. Peraltro, va sottolineato che non sia stato rilasciato alcun certificato, perché mai prodotto, né richiesto. Inoltre, nessuno dei protagonisti della vicenda aveva mai fatto una richiesta allo sportello dell’ente, pertanto non ci sono parti lese. L’inconveniente, in ogni caso, è stato sanato, evidenziando una debolezza del sistema di gestione informatica dell’anagrafe – stato civile”. Sulla curiosa vicenda, che testimonia che anche la tecnologia, ogni tanto, fa le bizze, interviene anche il sindaco Monti: “Mi auguro che si possa ripristinare un clima di lavoro sereno e collaborativo a beneficio dei cittadini e dell’ente”.