Roseto. “Come non accedeva da tempo, Sinistra Ecologia e Libertà, è scesa tra la gente a Roseto. Abbiamo distribuito volantini contro lo spostamento del Mercato Rionale del Giovedì sul lungomare, abbiamo parlato con gli ambulanti, i commercianti, i cittadini presentandoci noi stessi come cittadini. L’iniziativa ha avuto un ottimo riscontro: ci hanno parlato, domandato, siamo rimasti colpiti dalla centralità che il tema assume per alcuni e dallo scoraggiamento di altri, convinti che nulla più si possa fare per evitare che il Centro possa essere valorizzato e rilanciato. Abbiamo discusso anche con coloro che invece erano d’accordo con lo spostamento, ma sempre in maniera civile e costruttiva. Eravamo molto soddisfatti fino a quando abbiamo ricevuto una telefonata anonima. Qualcuno, evitando di dire nome e cognome, ci ha insultati, si è dichiarato – a suo dire – portavoce della stragrande maggioranza dei commercianti (quella che non abbiamo incontrato nelle strade) e ha concluso dicendo che il Mercato deve andare sul Lungomare”. Lo ha dichiarato in una nota il circolo di Sel rosetano.
“Spiace sapere – continua la nota – di questi eventi: spiace perché preferiremmo discutere serenamente e de visu, perché vorremmo comprendere meglio le decisioni prese, perché dietro l’anonimato potrebbe nascondersi chiunque e perché ciò è sintomo di grande malessere. Il malessere è quello della nostra città, non più abituata né al confronto né alla partecipazione dal basso. Si è preferito attaccare al buio, ignorando istanze e proposte di cui siamo sostenitori, dimenticando i 700 firmatari dell’appello del comitato “Centro vivo, vivi il centro” e tutti quelli come noi che vivono di lavoro e di socialità. Ma noi non demordiamo e noi non eviteremo alcun confronto! Siamo in strada proprio per ascoltare e chiedere e ci saremo ancora perché dobbiamo riabituarci tutti ad un sano confronto democratico, imparando ad ascoltare soluzioni alternative. Non sarà mai possibile – conclude – essere tutti della stessa idea ma nemmeno possiamo ignorare gli avversari o, alla peggio, demolirli violentemente appena escono in strada. La nostra battaglia, forti di questo fatto e dell’appoggio di molti, va avanti più serrata di prima. Il Mercato deve restare in Centro”.