Val Vibrata, fondi Fas. La Destra: la priorità non può essere pista ciclabile

vibrata_3Val Vibrata. “Prima di spendere soldi per una pista ciclabile sul lungofiume, bisognerebbe pensare ai cittadini della Val Vibrata e ai danni delle alluvioni ancora da rimborsare”.

E’ questa la posizione di Stefano Flajani, esponente de La Destra della Val Vibrata, circa la proposta avanzata dal presidente dell’Unione dei Comuni, Alberto Pompizi sulla proposta di finanziare, con fondi i fondi Fas, una pista ciclo-pedonale lungo il Vibrata. “È demenziale”, si legge in una nota, “ spendere soldi per realizzare una pista ciclabile lungo il Torrente Vibrata poiché alla prima alluvione verrebbe spazzata via. Non possiamo pensare ad una pista ciclabile quando intere famiglie sono ancora “piegate” dai danni subìti dalle ultime alluvioni.

 

Non possiamo pensare ad altro se non prima ai Cittadini, a risarcire i loro danni e ad effettuare le opere prioritarie ed efficaci. Non possiamo progettare altre opere quando il Vibrata minaccia elettrodotti e metanodotti. Elettrodotti e metanodotti per cui si vuole espropriare altri terreni privati, invece di effettuare lavori ad hoc”. L’auspicio è che la quota di fondi Fas che potrebbero essere riversati sulla Val Vibrata, non sia presa d’assalto come “carcasse da parte degli avvoltoi”.

 

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