Roseto. “L’amministrazione Comunale di Roseto deve chiedere al Governo Monti di non cancellare e “ri-finanziare” la realizzazione della Variante alla Statale 16 collegata con la Teramo-Mare e con l’Autoporto di Santa Lucia, prima che sia troppo tardi per farlo”.
Lo ha dichiarato l’ex onorevole Pio Rapagna, che, attraverso una nota ribadisce: la principale soluzione “anti-traffico” per il Comune di Roseto degli Abruzzi è rappresentata dalla realizzazione di una complessiva “Variante alla Statale 16 Adriatica”, con opportuni svincoli, aree di sosta e “parcheggi” di scambio intermodali, piste ciclabili sicure e percorsi pedonali protetti. Tale opera di Grande Viabilità è stata programmata proprio ed in particolare per liberare “definitivamente” il centro urbano e alcune importanti frazioni di Roseto dagli altissimi livelli di traffico e di inquinamento atmosferico e per “riportare” l’attuale via Nazionale Adriatica al rango e alla funzione di “Corso storico principale” della città capoluogo, libero dal traffico di attraversamento e dall’inquinamento”.
Secondo Rapagnà “tra le città più colpite dagli effetti del traffico che attraversa la Statale 16 Adriatica da San Salvo a Martinsicuro, vi è il centro abitato di Roseto degli Abruzzi e le sue Frazioni di Cologna Spiaggia, Santa Petronilla-Campo a Mare-Voltarrosto, San Giovanni-Santa Lucia: ciò accade proprio Roseto, che è stata per anni una Città “esemplare” per la lotta contro i TIR e che ha espresso manifestazioni, “Biciclettate”, attraversamenti “notturni” delle strisce pedonali, “Ordinanze Sindacali” di divieto di transito ai mezzi pesanti, che hanno “fatto scuola” a livello nazionale. Purtroppo per i cittadini di Roseto, per gli ospiti ed i turisti, negli ultimi 30 anni, “tutte” le amministrazioni comunali e provinciali che si sono succedute, non hanno voluto la “Variante alla Statale 16”. Evidentemente c’è ancora chi, al Comune di Roseto ed in Provincia di Teramo, “rinuncia” come se niente fosse a un’opera pubblica “strategica” richiesta e attesa dalla maggioranza dei cittadini come “opera” fondamentale per la “soluzione definitiva” del problema del traffico, pesante e leggero. Le varie amministrazioni comunali di Roseto, senza alcuna forma di consultazione democratica dei propri cittadini, hanno scelto così, con una spregiudicatezza senza pari, di favorire un diverso e pesantissimo “modello” di sviluppo urbanistico ed edilizio della Città, in spregio alla qualità della vita e dell’abitare dei suoi residenti. Se si dovesse effettivamente verificare la “dannata ipotesi” della cancellazione definitiva della più importante opera pubblica strategica di cui Roseto ha oggi più che mai urgente bisogno, è bene che i passati e gli attuali Amministratori del Comune di Roseto e della Provincia di Teramo sappiano per tempo che, come per la Riserva Naturale del Borsacchio, si assumeranno una grande e imperdonabile responsabilità nei confronti dello sviluppo “ecologico e turistico” di Roseto e della qualità della vita per tutti noi oggi e per le future generazioni”.
Per l’ex parlamentare rosetano è “necessario che il sindaco, la giunta e l’intero consiglio comunale, con una atto formale e “solenne”, chiedano al nuovo Ministro per le Infrastrutture Corrado Passera e al Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi di mettere in atto tutte le procedure per la realizzazione della Variante alla Statale 16 nel Comune di Roseto già più volte approvata dal Ministero dei Lavori Pubblici e dalla Regione Abruzzo e già finanziata dal consiglio di amministrazione dell’ANAS”.