Questo è quanto chiedono i consiglieri comunali del movimento civico Impegno è Sviluppo Luca Di Pietrantonio, Gianni Assogna e Antonello Savini, in ordine all’Area Marina Protetta del Cerrano.
“E’ fatto notorio che l’attuale Presidente dell’AMP, Leone Cantarini – proseguono i consiglieri – sia espressione della decaduta amministrazione comunale di centro-sinistra di Silvi, ma soprattutto uomo di fiducia dell’ormai ex Sindaco Comingnani; consentire che l’AMP del Cerrano, che già non brillava per operatività e traguardi raggiunti, sia ancora guidata da un uomo che, a questo punto rappresenta solo sé stesso, ci sembra un non senso logico, ancor prima che politico-amministrativo. A ciò aggiungasi come lo stesso Cantarini sia stato fortemente voluto da una parte politica molto vicina a SEL, quella stessa parte politica che ha giocato un ruolo determinante, financo decisivo, nella sfiducia dell’ex Sindaco Comignani, avvenuta qualche giorno fa”.
“E’ pertanto necessario – incalzano i consiglieri di Impegno è Sviluppo – che l’AMP ponga alla propria guida una persona realmente (e soprattutto ancora) rappresentativa delle amministrazioni locali e del territorio su cui ricade l’Area protetta: rappresentatività che l’attuale Presidente Cantarini evidentemente non possiede più, dal momento che l’amministrazione da cui era stato designato è stata sonoramente bocciata dalla quasi totalità della politica silvarola. Continuare a tenere alla Presidenza di un ente strategico, come l’AMP, per giunta con la stagione estiva alle porte, una persona ormai priva dei propri riferimenti politico-amministrativi, sarebbe un’azione grave, illogica e persino azzardata, in special modo se si considera la delicata fase politica-amministrativa verso cui volge il Comune di Silvi, ossia un inesorabile commissariamento che potrebbe durare anche più di un anno. Peraltro – proseguono i consiglieri – la nostra ferma istanza di azzeramento del CdA o, quanto meno di sostituzione dell’attuale Presidente, trae anche origine dalla necessità di fugare ogni dubbio su quanto alcuni ambienti politici già stanno iniziando ad insinuare e cioè che il Presidente Cantarini, da noi conosciuta, comunque, come persona corretta e leale, potrebbe persistere nell’avere come proprio forte riferimento lo sfiduciato Sindaco Comignani”.
“Per tali ragioni – concludono Di Pietrantonio, Assogna e Savini – riteniamo necessario che l’amministrazione comunale di Pineto, almeno questa volta si desti dal perenne letargo, e prenda saldamente le redini della situazione nelle proprie mani, adottando tempestivamente ogni provvedimento utile e necessario; del resto un atto forte e grave come la sfiducia di un Sindaco ed un’intera Giunta comunale non può che condurre a conseguenze altrettanto forti e gravi”.