Rifondazione Comunista di Giulianova si schiera per una totale sanità pubblica, contro le lobbi dei privati, e affianca i cittadini nella lotta e nelle manifestazioni che si stanno organizzando per il prossimo futuro a difesa dell’ospedale.
In una nota il partito critica anche il Pd locale che nella riunione di giovedì sera si è indignato per la presa di posizione della Regione che sponsorizza di fatto la realizzazione di un ospedale unico in provincia.
“Un’indignazione che il Pd non si può permettere”, si legge nel documento, “Non perché non ne abbia diritto ma semplicemente perché, dato il suo ruolo, non se lo può consentire. I motivi sono molteplici. Avrebbero potuto, come tutt’ora potrebbe, il presidente Luciano D’Alfonso e l’assessore alla Sanità Paolucci, agire per risolvere veramente i problemi della sanità piuttosto che strombazzare proclami via stampa come fossero gli ultimi arrivati. Ecco, a valle di tanta indignazione posticcia, nonostante i tristi precedenti (vedi Giunta Del Turco), ancora oggi, non riesce a suggerire niente di meglio che una nuova privatizzazione per risolvere le difficoltà della sanità abruzzese”.
Proprio Rifondazione ricorda che, se in Abruzzo è stato scoperto il malaffare e denunciato lo scandalo Sanitopoli/Angelini, lo si deve al Partito per la Rifondazione Comunista.
“Sia comunque chiaro che il Pd, per quanto riguarda lo stato pietoso della sanità abruzzese, di colpe ne ha a iosa”, prosegue la nota, “ma affidarsi alle facili indignazioni del segretario del Pd giuliese Gabriele Filipponi sarebbe veramente troppo”.
Rifondazione esorta la popolazione di Giulianova a prendere parte alle iniziative a tutela dell’ospedale e ribadisce con forza che è contraria alla chiusura o alla riconversione di tutti gli attuali presidi esistenti in provincia di Teramo.