Teramo. Un bilancio di metà mandato decisamente fallimentare. Futuro e Libertà per l’Italia boccia l’Amministrazione comunale guidata da Maurizio Brucchi e lo fa elencando quelli che sono i venti punti “oscuri” che stanno facendo vivere alla città “una delle pagine più tristi della sua storia”.
Berardo Rabbuffo, Maria Cristina Marroni e Andrea Fantauzzi (rispettivamente capogruppo Fli in Regione, vice coordinatore provinciale e segretario comunale) lanciano un duro affondo e annunciano: “ce ne sarà anche per la Provincia”.
“La Stu, il progetto Jessica, il project financing per il nuovo Teatro: della programmazione strategica è rimasto solo l’assessore” dichiara Fantauzzi. “E’ chiaro che questa Amministrazione è totalmente incapace di dare un impulso di cambiamento a questa città. E in due anni e mezzo hanno saputo solo aumentare le tasse”. Si pensi solo all’addizionale Irpef, cresciuta di 3 punti percentuali, i passi carrabili, la Tia. Ma i problemi sono anche altri. “In tema di cultura” aggiunge Marroni “questa città dorme un sonno lungo e profondo. L’Arca, l’Ipogeo, il Teatro: tutte iniziative annunciate in pompa magna ma rimaste monche. Senza parlare del bike sharing: dov’è l’anello ciclabile promesso dal sindaco? E la pista ciclabile sulla Teramo Mare?”. Insomma, “è un’Amministrazione degli annunci e delle inaugurazioni fantasma”.
E cosa è rimasto di quella “Teramo 2020” propagandata dal sindaco Brucchi in campagna elettorale? “Nulla si è tradotto in atti concreti” ha concluso Rabbuffo. “E’ un’Amministrazione che non dialoga, è chiusa, auto celebrativa. Noi vogliamo essere l’alternativa sana a quella che è una gestione fallimentare”.