Alba Adriatica. Un consiglio comunale infuocato, nel quale entrano nel calderone varie tematiche tra le quali il presunto conflitto di interessi, ipotizzato dai vari consiglieri di minoranza, dell’assessore Pierluigi Marziale.
Ad Alba Adriatica, nonostante l’atavica assenza di pubblico, giovedì sera si è tenuta una importante seduta dell’assise civica, nella quale a tenere banco è stata soprattutto la politica. A partire dal confronto, anche aspro sul piano dialettico, sui commenti del caso Di Felice, alla gestione maltempo, ai marciapiedi del lungomare, e per finire all’approvazione di un progetto di natura urbanistica, che riguarda la realizzazione di un complesso turistico – ricettivo, in base a quanto previsto dalla nuova disciplina del cosiddetto piano alberghi. Il progetto, che riguarda un vecchio stabile in via Battisti, sul piano procedurale, ha avuto il parere da parte del funzionario del settore urbanistica, ma quello che ha generato perplessità da parte delle forze di opposizione, riguarda il progettista: Pierluigi Marziale, titolare di uno studio di progettazione e assessore al turismo e demanio. Un po’ tutti i consiglieri di minoranza hanno sottolineato questo aspetto, esprimendo più di una perplessità in ordine all’opportunità politica. Cosa che è emersa nella fase delle interrogazioni, visto che al momento dell’esposizione del punto all’ordine del giorno, lo stesso assessore Marziale è uscito, ma in ogni caso non avrebbe mai potuto votare, in quanto componente esterno dell’esecutivo. Discussioni a parte, il punto è stato approvato con i soli voti della maggioranza. Alla votazione, però, non hanno preso parte (in quanto si erano assentati in precedenza) due consiglieri di maggioranza: Alessandro Casciotti e Marianna Coccia.