Sanità teramana, Mercante rilancia: “Monticelli sottomesso a Mariani e Pepe”

“Mantenere alta l’attenzione sulla riorganizzazione della rete ospedaliera teramana soprattutto dopo che, con la bocciatura della risoluzione del M5S sul tema, è lampante la volontà di questo Governo regionale a guida PD di ridurre al lumicino la sanità della provincia”.
Queste le parole del Capogruppo del M5S in Regione, Riccardo Mercante, che rilancia dopo la bocciatura nei giorni scorsi della risoluzione grillina sulla sanità teramana e che ha così proseguito: “Il goffo tentativo di Mariani, Pepe e Monticelli di giustificare il loro voto contrario al rafforzamento della sanità teramana dando alla nostra risoluzione un significato del tutto diverso è fallito miseramente ed anzi ha evidenziato come dell’ospedale costiero al PD non importi proprio nulla e che il vero obiettivo sia in realtà quello, affidato alle parole del Consigliere comunale teramano Verna, di realizzare un unico nosocomio a Piano d’Accio e mantenere solo il presidio di Sant’Omero”.

Il progetto del Movimento 5 Stelle prevedeva la realizzazione di un DEA di secondo livello nell’area Teramo-L’Aquila, analogamente a quanto proposto per Pescara e Chieti, un nuovo presidio di I livello a Giulianova e, oltre a Sant’Omero che è già ospedale di base, un percorso di riqualificazione e valorizzazione del San Liberatore di Atri. 

“Una sanità efficace ed efficiente – ha proseguito Mercante – passa necessariamente dalla creazione di poli di eccellenza e dalla facilità e stessa possibilità di accesso per tutti gli utenti, che in definitiva vuol dire equidistanza temporale. Proprio per questo occorre superare i campanilismi che stanno oggi, all’interno dello stesso PD, paralizzando il percorso di riorganizzazione e scegliere la strada più razionale e logica in considerazione della geografia e della densità della nostra provincia. E’ giunto, quindi, il momento che il PD la smetta di gettare fumo negli occhi e renda chiaro qual è il vero intento sulla sanità teramana e quale ruolo si voglia dare veramente ai presidi ospedalieri della nostra provincia. E Monticelli, completamente sottomesso ai voleri dei colleghi Mariani e Pepe, la smetta di tirare in ballo l’ospedale di Atri dal momento che proprio lui è stato uno degli artefici della chiusura del Punto Nascita. Un dignitoso silenzio – ha concluso Mercante – visto che le sedute di Consiglio sono pubbliche e che tutti hanno potuto assistere alla penosa opera di mutismo del Consigliere ex-sindaco di Pineto a sua insaputa, in questo caso sarebbe stato meglio, perché alla fine restano i fatti e la medaglia al petto non gliela toglierà nessuno”.

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