Lo hanno dichiarato i consiglieri regionali del Partito Democratico, Sandro Mariani e Luciano Monticelli, e l’assessore Dino Pepe. Stamani, infatti, è giunta alla V Commissione del Consiglio Regionale Abruzzese, responsabile per la Sanità, una Risoluzione a firma del Consigliere Regionale cinque stelle Riccardo Mercante, già protagonista diella battaglia in difesa del San Liberatore alla fine del 2015, che chiedeva “con tutta l’urgenza del caso” di modificare la rete ospedaliera teramana prevedendo un ospedale di II Livello nel capoluogo e un ospedale di I Livello a Giulianova, tagliando fuori così Atri e Sant’Omero.
“La proposta pentastellata – spiegano i tre rappresentanti del PD teramano in Regione – è stata accolta con comprensibile costernazione dai Consiglieri presenti, e soprattutto da quelli della Provincia di Teramo, tanto che il Consigliere Mercante, vista la mala parata, ha tentato di correre goffamente ai ripari ritirando la risoluzione e facendo preparare in tutta fretta un secondo testo, presentato nel corso della mattinata, anche sulla base di proposte di emendamento presentate dal collega Paolo Gatti, di Forza Italia. In questa nuova versione, Mercante aggiungeva in narrativa con grammatica zoppicante l’auspicio che si aprisse ‘una seria riflessione sul ruolo del nosocomio di Atri, di cui si ribadisce l’estrema rilevanza’, ma non cambiava nella sostanza la sua richiesta, che continuava ad esigere, sempre “con tutta l’urgenza del caso’, la ristrutturazione della rete ospedaliera prevedendo un ospedale di I Livello a Giulianova e uno di II Livello nell’interno, questa volta neanche più a Teramo città, ma più genericamente ‘nel bacino Teramo-L’Aquila’.Anche in questa seconda versione, la risoluzione Mercante-Gatti è stata bocciata dalla V Commissione”.
Particolarmente dure le dichiarazioni al termine della seduta dei tre eletti democratici della Provincia di Teramo Mariani, Monticelli e Pepe: “L’incoerenza e l’approssimazione dimostrata in questa occasione dal rappresentante del Movimento Cinque Stelle ha dell’inverosimile. La configurazione della rete ospedaliera è una delle questioni più delicate con cui si può capitare di imbattere un Consigliere Regionale, e la sciatteria con cui viene trattata una materia così importante e così sentita dai cittadini fa cadere le braccia. L’attuale configurazione della rete ospedaliera con un DSA di I Livello nel capoluogo e la salvaguardia dei tre Ospedali di Base ad Atri, Giulianova e Sant’Omero è il risultato di lavoro puntiglioso sui dati tecnici e di lunghe e faticose mediazioni, che il Movimento Cinque Stelle ha provato a cancellare in mattinata con un tratto di penna”.
“D’altronde non è un caso che ovunque un partito di protesta come quello pentastellato si sia malauguratamente ritrovato a ricoprire responsabilità del governo ne siano derivate esitazioni, scandali, imbarazzanti marce indietro e sconfortanti figure barbine – concludono i tre eletti democratici. – Valutino i cittadini se degli esponenti politici che si producono in estemporanee iniziative del genere, non rendendosi conto nemmeno di quel che presentano e rimangiandosi quanto detto, fatto e urlato in altre occasioni, siano degni della loro fiducia”.
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“Davvero patetiche le dichiarazioni dei Consiglieri Monticelli, Mariani e Pepe sulla bocciatura, oggi, in Commissione sanità, della risoluzione del Movimento 5 Stelle sulla riorganizzazione della rete ospedaliera teramana. Monticelli, Mariani e Pepe, quest’ultimo tra l’altro persino assente in Commissione, rigirano la frittata in maniera assolutamente vergognosa quasi addirittura a voler far credere che le responsabilità dello sciagurato depauperamento della sanità teramana possano essere del Movimento 5 Stelle e non della loro maggioranza che, sin dall’inizio di questa legislatura, ha fatto di tutto, a partire dalla soppressione del punto nascita di Atri, per ridurre la nostra provincia allo zero assoluto”.
Questa la replica del Capogruppo del M5S in Regione, Riccardo Mercante, che ha così proseguito: “Monticelli, Mariani e Pepe,evidentemente,non hanno ben compreso,o hanno fatto finta artatamente di non comprendere, il senso della risoluzione che era volta proprio a rafforzare la rete ospedaliera teramana, prevedendo, oltre ad Atri e Sant’Omero, che già sono ospedali di base, un rafforzamento del presidio teramano, con la trasformazione in DEA di II livello, e di quello Giuliese, con la realizzazione del tanto auspicato ospedale costiero ,per un bacino di 150.000 cittadini d’inverno e del triplo d’estate, come richiesto, del resto, da tutti i Sindaci dell’area vasta, compresi quelli della loro stessa appartenenza politica”.
“Rispetto all’ospedale di Atri – ha continuato Mercante – i Consiglieri piddini forse dimenticano che è stata la loro maggioranza, con il loro stesso assenso, a tagliare il punto nascita. Decisione contro cui il Movimento 5 Stelle si è sempre battuto in ogni sede e luogo e contro la quale io stesso ho presentato una apposita interpellanza, anche questa tristemente ignorata dalla maggioranza”.
“Quanto poi alla costernazione con la quale, secondo Monticelli, Mariani e Pepe, sarebbe stata accolta la risoluzione, i tre Consiglieri dimenticano di dire che ha riguardato solo ed esclusivamente la loro maggioranza, visto che gli altri Consiglieri teramani, Gatti, Chiodi e D’Ignazio, hanno ritenuto,invece, opportuno approvarla”.
“Se è caduta una maschera, oggi – ha concluso Mercante – è proprio quella del PD e dei suoi rappresentanti teramani, Monticelli, Mariani e Pepe, che hanno dimostrato chiaramente di anteporre il rispetto dei diktat di partito alla tutela e salvaguardia degli interessi dei cittadini abruzzesi. Quanto, poi, alle valutazioni sul Movimento 5 Stelle, si preoccupino, piuttosto, di come la loro maggioranza a trazione PD sta riducendo la nostra Regione, che sta collezionando un primato dopo l’altro, dalla disoccupazione, alla povertà, dalla crisi economica e produttiva fino all’insufficienza dell’assistenza sanitaria”.