Nel rispetto delle previsioni, arrivano le prime critiche all’indomani della conferenza stampa del neo assessore al Comune di Teramo, Dodo Di Sabatino, che, seppur ancora senza l’ufficialità delle carte, ha annunciato il suo ingresso in Giunta.
A lanciare i primi strali è il consigliere del Movimento 5 Stelle, Fabio Berardini, che, vista l’assenza dell’assessore “auto-nominatosi” nel Consiglio comunale di ieri, riservato alle interrogazioni e alle interpellanze, ha sostenuto che “se il buongiorno si vede dal mattino sarà sicuramente in grado di colmare la lacuna lasciata dall’Assessore Lucantoni”.
Per Berardini, infatti, la mancata presenza all’assise civica del rappresentante di Teramo Soprattutto “denota da una parte una grande attenzione verso il proprio stipendio ma dall’altra, poco rispetto verso i reali problemi della città e dei cittadini”, ad opera di chi avrebbe fatto un “clamoroso dietrofront, esigendo ora una poltrona all’interno dello stesso esecutivo da lui aspramente criticato”.
E nel ricordare come l’amministrazione stia sorvolando sui problemi veri della città come la rimodulazione del trasporto pubblico locale, l’incapacità di attrarre finanziamenti europei, la gara per la mensa nella scuola di San Berardo, ha puntato il dito contro “quel consigliere che fino a qualche mese fa, sicuro della vittoria del Sì al Referendum costituzionale era pronto a staccare la spina e passare nelle file d’alfonsiane, continuando a criticare la mancanza di qualità della Giunta Brucchi la quale doveva necessariamente essere a 6 Assessori”.