Roseto degli Abruzzi. ‘Si tratta di un bilancio che cerca di rattoppare ferite che vengono da lontano’.
Il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo, ha riassunto così in conclusione di conferenza stampail Bilancio comunale 2017-2019, che in parte sarà discusso nel prossimo Consiglio Comunale.
‘Abbiamo ereditato una situazione particolarmente critica, la Corte dei Conti lo dichiara in più occasioni nelle carte. Il nostro Comune soffriva e soffre di una cronica carenza di liquidità, perciò è stata fatta continuamente richiesta di anticipazioni’, dichiara nella premessa iniziale il Primo Cittadino rosetano, che poi prosegue ad illustrare quelli che a suo giudizio sono stati gli errori commessi nel recente passato dalla passata Amministrazione.
‘Dal 2012 al 2014 il Comune non ha riscosso sufficientemente i tributi, lo ha fatto con una media nettamente al di sotto di quella degli altri comuni, perchè alle ingiunzioni non sono seguiti i pignoramenti. Inoltre l’amministrazione precedente ha fatto anche ricorso per due anni consecutivi, nel 2013 e 2014, alla Cassa depositi e prestiti, per un totale di 8,2 milioni da rimborsare in 29 anni (412 mila euro l’anno). Invece di spingere sulle riscossioni, combattendo i “furbetti del quartierino”, ha scelto di servirsi di tutte le forme possibili di anticipazioni’, insiste Di Girolamo.
Il nuovo bilancio si poggia perciò su fondamenta fragili. ‘E’stato fatto un ottimo lavoro ma dobbiamo basarci su delle incognite. Mi trovo perciò costretto a mettere in guardia i cittadini sui rischi, ma non sono tipo che abdica, perciò lavorerò assieme ai miei collaboratori per migliorare la situazione’, precisa ancora il sindaco.
Riduzione delle spese correnti, aumento delle entrate ripetitive, variazioni nel regolamento Tari, aumento delle riscossioni con nomina dell’Ufficiale di riscossione, impegno quotidiano a limitare il contenzioso, individuazione del fondo Rischi e di quello per il Contenzioso: sono questi gli obiettivi che l’Amministrazione vuole raggiungere a breve termine.
Per riuscire nell’intento, si è scelto di puntare su un’unica grande stangata per i cittadini: l’aumento della tariffa della Tari. In realtà non vanno dimenticate anche il ritocco della tariffa dei buoni pasto nelle mense scolastiche (ci si baserà sul reddito ISEE delle famiglie) e l’introduzione in via sperimentale dei parcheggi a pagamento, ma è sulla tassa dei rifiuti che il Comune metterà concretamente le mani nelle tasche dei cittadini.
‘A costringerci a correre ai ripari è il Decreto giugno 2015 per tutelare i Comuni sui crediti inesigibili, che prevedeva di accantonare il 55%. La vecchia amministrazione ha raccolto solo un quarto della cifra prevista. Nei prossimi anni la percentuale richiesta aumenterà gradualmente fino al 100% del 2019, perciò bisogna recuperare il deficit dell’anno passato’.
In definitiva vi sarà un aumento di circa 50 euro annue a famiglia, che saranno riscosse attraverso l’introduzione della quarta rata 2017 che sarà richiesta entro il mese di ottobre.
Infine Di Girolamo ha ammesso di non essere riuscito a mantenere una delle promesse fatte durante la campagna elettorale, cioè l’abolizione della tassa sui passi carrabili, garantendo di impegnarsi a riuscirci già dal prossimo anno.