“Una decisione sconcertante” è il primo commento dell’amministratore pinetese, che ha subito convocato una riunione con i consiglieri comunali di Silvi e Atri e alcuni rappresentanti di partito per concordare una serie di azioni da intraprendere contro la scelta fatta dal direttore del Dipartimento di Salute Mentale del reparto, Francesco Saverio Moschetta.
Il dirigente ha firmato il provvedimento sostenendo che questo sarebbe l’unico rimedio alla carenza di personale dovuta all’assenza di un medico coinvolto in un incidente stradale e attualmente in convalescenza.
Una motivazione che lascia dubbioso il sindaco Monticelli, soprattutto alla luce di una serie di dichiarazioni che il manager Giustino Varrassi ha rilasciato durante il Consiglio provinciale del 27 luglio scorso.
“Io non dimentico – tuona il primo cittadino di Pineto – quando il direttore affermò che l’unica delle postazioni ospedaliere che fa mobilità attiva è Atri. Qualcosa, dunque, non quadra e per questo motivo andremo a fondo alla vicenda”.
Il sindaco e i consiglieri di Atri e Silvi sono già a lavoro per raccogliere la documentazione necessaria da sottoporre alla valutazione dell’avvocato Simone Dal Pozzo. Non è esclusa, infatti, la possibilità di procedere con un nuovo ricorso.
“Per quello che mi riguarda – continua il sindaco – ho inoltre intenzione di convocare un Consiglio comunale aperto, al quale parteciperà il nostro legale assieme ad alcuni rappresentanti del comitato di difesa del San Liberatore di Atri. Non solo. Inviterò anche il manager della Asl Giustino Varrassi, che spero sarà presente per spiegarci nei dettagli il suo atto aziendale e, soprattutto, il perché di queste decisioni insensate”.
Prevista, inoltre, una manifestazione pubblica nella città ducale, “perché la gente – continua Monticelli – sia messa al corrente dell’incapacità di Varrassi di gestire le situazioni di emergenza e di quanto la politica faccia ormai da padrona tra le mura dell’ospedale”.