Pineto, caro sindaco Monticelli…

letteraPineto. Natale è da poco passato, ma nell’aria rimane quella voglia tipica di fine anno di mandare le famose “letterine”. Babbo Natale questa volta non c’entra nulla, visto che i consiglieri dell’opposizione pinetese, Mimmo Ruggiero, Antonio Frezza e Daniela Grossi del Club della Libertà, Cerrano Futura hanno voluto scrivere due righe al sindaco di Pineto, Luciano Monticelli.

“Caro Babbo Natale,…anzi… no!

Caro Sindaco,

…stavo pensando di scrivere una letterina a Babbo Natale ma credo che troppa acqua sia ormai passata sotto i ponti da quando lo feci l’ultima volta e, certamente, ormai quel santo vecchio mi avrà cancellato dai suoi contatti e quindi credo che sia senz’altro meglio rivolgermi a Lei, caro signor Sindaco, per chiederle qualcosa d’importante e significativo per le famiglie, per gli amici e per tutta la comunità di Pineto.

La immagino, già preoccupato, domandarsi: Che cosa vuole questo…scocciatore? Democrazia Partecipata va bene ma no pure a Natale! Non c’è più il senso della misura! Non abbia timore signor Sindaco! Non le chiederò di abbassare le tasse sull’immondizia né, tanto meno, la inviterò a raccontarci le inconfessabili vicende del progetto “Villaggio degli Angeli”. Non mi azzarderò neanche a chiederle di poter vivere in un luogo dove si possa camminare in sicurezza su strade e marciapiedi senza per questo dover svendere il territorio e i diritti dei cittadini, né, tantomeno avrò l’ardire di voler conoscere a che punto si trovi la zona P.I.P. (sequestrata), che avrebbe potuto garantire nuovi insediamenti produttivi e nuova occupazione. Le assicuro, mi creda, che è lungi da me l’idea di pretendere che, insieme alla sua Giunta, trovi le risorse per far fronte alla insufficiente sicurezza delle nostre scuole, poiché non vorrei che, così facendo, venisse intaccato il fondo di riserva da Lei certamente “riservato” alle amenità di pochi per un festival della fisarmonica che nessuno ha visto.

Si rilassi signor Sindaco! Non m’interessano le ragioni per le quali ci ha indebitati per 30 milioni di euro e per trent’anni, né voglio riesumare la triste vicenda delle antenne di telefonia disseminate sul territorio che gravano minacciose sulle teste nostre e dei nostri figli. Mi creda, è acqua ormai passata. E, a proposito di acqua, sappia che non le chiederò neppure se ha provveduto a mettere in sicurezza dalle alluvioni le zone di Pineto a rischio idrogeologico perché so bene quanto Lei sia imperturbabile e come le proteste degli abitanti delle frazioni di Borgo S. Maria, di S. Maria a Valle, di Scerne e di Pineto centro se le faccia, con eleganza, scivolare addosso; e neppure nulla voglio sapere al riguardo delle silenti trattative sulla pianificazione urbanistica, territoriale e paesaggistica del nostro territorio o chi ne saranno i progettisti. So che Lei è un uomo d’altri tempi, tiene alla famiglia e agli amici.

Mettiamo una pietra sul passato, Caro Sindaco, è Natale e tutti dobbiamo essere più buoni!

É arrivato il momento di non pensare più solo e sempre agli interessi personali e a quelli di qualche amico!

Come regalo per il Natale Le chiedo semplicemente di rispolverare il suo programma elettorale e di attuarlo, così come si era ammirevolmente impegnato a fare durante la campagna elettorale, spronando la sua Giunta e tutta l’Amministrazione a svolgere il lavoro al meglio per garantire che la politica, ora così lontana dalla realtà, sia veramente un’opera di servizio per la crescita e il benessere della comunità!

Concretizzi le tante promesse elettorali! Realizzi la Piscina Coperta, l’Asilo Nido, il Polo Scolastico, il Cinema Comunale, il Caffè Letterario, il Centro Direzionale per i servizi al cittadino; attui politiche per il rilancio del turismo, del commercio e dell’artigianato in modo da assicurare un lavoro a tutti coloro cui era stato promesso in campagna elettorale.

Anch’io m’impegnerò a essere più buono con lei!

E per dimostrarle la mia buona fede Le chiedo perdono se in passato maliziosamente ho pensato che la Sua battaglia per l’Ospedale S. Liberatore di Atri fosse esclusivamente finalizzata per le prossime elezioni Regionali cui Lei, giustamente, tanto tiene per non tornare al servizio di Trenitalia.

Sin da piccoli tutti noi abbiamo scritto letterine di Natale che rappresentavano, sia per i grandi sia per i piccoli, gesti di fiducia e di speranza.

Caro signor Sindaco! Non se ne abbia a male, non si tratta di mancanza di fiducia, ma poiché dubito che Lei sia capace di tali miracoli, per precauzione, mi consenta, due righe le indirizzerò anche al vecchio, caro Babbo Natale.

Caro Babbo Natale,

Quest’anno ti prego di portare gioia e serenità alla comunità di Pineto; fa che ci sia un rinnovamento forte, fa che quanto prima divenga Sindaco una persona che abbia a cuore il futuro della nostra città e, nel tuo generoso sacco, pieno di regali, porta a noi tutti una nuova Amministrazione, che sia irreprensibile, responsabile e possa avviare la rinascita di Pineto; al contempo, però, fa che i “nostri amici”, consiglieri di minoranza, se credono che l’alternanza democratica non sia un’utopia, siano opposizione e, senza alcuna compromissione con il “Potere”, si prendano l’impegno di “sorvegliarlo” e di “denunciarlo” ……almeno alla Comunità.

Ti aspetto, questa volta, con fiducia.


 

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