Nereto, Direzione futuro attacca il sindaco: è lui ad avere memoria corta

Nereto. Nella polemica nata tra il sindaco Giuliano Di Flavio e il gruppo di minoranza “La Fonte-Uniti per Nereto”si innesta l’altro gruppo consiliare Direzione Futuro, che nel 2014 faceva parte integrante della maggioranza, per poi percorrere strade diverse e comunque molto critiche rispetto all’esecutivo.

 

“Noi pensiamo che la l’attuale risicata maggioranza ha una memoria che mostra difficoltà di fissazione”, si legge in una nota, “poiché dalla lettura si evidenzia che nuovi ricordi tendono a non fissarsi in modo da sostituirne per aggiornamento i vecchi.

Ricordiamo che ultimamente anche il M5s Nereto è intervenuto chiedendole pubblicamente le dimissioni.

Ed allora è per noi doveroso ricordare al Sindaco Di Flavio & c. che quando rassegnammo le nostre dimissioni, prendendo a ragion veduta le distanze dall’attuale maggioranza che sostenemmo appieno in campagna elettorale, in un passaggio l’ex Vice Sindaco scrisse… “Non condividendo questa leggera superficialità nell’affrontare il tema fondamentale del rispetto dei principi della legalità anche per quanto sopra esposto, faccio appello ad una categoria della responsabilità a me molto cara: la lealtà”.

Oggi, proprio per lealtà nei confronti di tutti quei cittadini neretesi che ci votarono, è forse arrivata che il sindaco guidi tutti gli amministratori verso la chiarezza facendo assumere ad ognuno le proprie responsabilità, politiche e non.

 

Se è stato richiesto l’intervento del Prefetto, sottoscritto anche dal gruppo Direzione Futuro Nereto,  la responsabilità è solo del sindaco. Al quale raccomandiamo di non tirare troppo la corda, ormai sfibrata, perché le motivazioni dovrebbero esserle ben chiare.

 

Lei sostiene che in passato non ha mai fatto ricorso all’intervento prefettizio! Non è forse perché non c’era e non ha trovato quelle gravi inadempienze che invece noi oggi ci troviamo ad affrontare? Se lei le avesse trovate siamo certi che la sua coscienza civica l’avrebbe convinta a rivolgersi al Prefetto, proprio per quel dovere morale che ogni amministratore ha nei confronti dei cittadini e che a lei non manca.

Se poi qualcosa sfugge ed ha bisogno di un suggerimento, volendo parlare di mancato accesso agli atti, di convocazioni sbagliate, di Consigli comunali non convocati, di atti di giunta, di procedure di gara e di ciò che vorrà, Le consigliamo di mettere tutto all’ordine del giorno di un Consiglio comunale aperto dove ognuno, ma solo con carte alla mano e non come quando ha tenuto un monologo sul Romeo Menti del quale ancora non ne fornisce gli atti richiesti, chiarirà ogni punto con chiarezza dinanzi alla nostra comunità che oggi ci guarda ancora più sgomenta”.

 

 

 

 

 

 

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