Sant’Egidio, vertenza Casucci: cassa integrazione per due anni
Sant’Egidio. La proprietà aveva proposto il licenziamento dei 29 dipendenti per cessazione dell’attività. Oggi a Roma, al Ministero del Lavoro, è stato siglato l’accordo per la Cassa integrazione guadagni per 28 unità (il personale dirigente non rientra in questo accordo) per 24 mesi con la possibilità di un graduale riassorbimento (almeno 12 dipendenti) nelle altre aziende gruppo. E’ il risultato raggiunto grazie alla mediazione che si è svolta al tavolo delle relazioni industriali della Provincia per una vertenza seguita dall’assessore Ezio Vannucci per la parte pubblica (coadiuvato da Pierluigi Babbicola del settore relazioni industriali) e dalla Filctem – Cgil per quella sindacale ( a Roma, il sindacato era rappresentato da Emanuela Loretone del provinciale e Antonio Brocco del nazionale). La CA.MA Italia spa di Sant’Egidio, azienda manifatturiera che opera nel settore del tessile, era partita dalla richiesta di messa in mobilità per tutti i dipendenti: dopo il mancato accordo con i sindacati si è lavorato ad un’ipotesi alternativa: quella di una cassa integrazione straordinaria per 24 mesi per cessazione di attività a partire dal 2 gennaio 2012. Questo mattina l’accordo al Ministero: le parti – Confindustria Teramo (era presente Luciano De Remigis) e la Provincia – ciascuno per la sua competenza si sono impegnati a porre in essere “azioni finalizzate prioritariamente alla ricollocazione del maggior numero di soggetti anche attraverso percorsi formativi”. “Un risultato positivo che di questi tempi diventa doppiamente importante perché evidenzia il ruolo propositivo che può svolgere l’istituzione – afferma l’assessore Ezio Vannucci – un risultato per il quale abbiamo lavorato in stretta sinergia con i sindacati e con i tecnici del Ministero. L’azienda, che fa parte di un gruppo imprenditoriale, ha due anni di tempo per riconfigurare le sue strategie e lavorare sulla possibilità di riassorbire le maestranze.