Teramo. Nella seduta di ieri, la Giunta provinciale ha deliberato l’adozione di un atto di indirizzo rivolto ai dirigenti dei vari settori dell’Ente per la prosecuzione dei contratti con la Teramo lavoro Srl, in scadenza al 31 dicembre prossimo, per un periodo di sei mesi, fino al 30 giugno, per dare seguito a quanto concordato con i sindacati sulla chiusura della fase di avvio, la cosiddetta start-up, dell’in house, che prelude alle selezioni.
L’atto di indirizzo e gli intendimenti dell’amministrazione saranno resi noti domani, alle ore 16.30, alle organizzazioni sindacali.
“Sarà l’occasione” spiega il presidente Valter Catarra “per un confronto su molte delle questioni che riguardano la Teramo lavoro e anche per fare chiarezza su tante inesattezze ascoltate in questi giorni, soprattutto sulle cifre e sui dati della società”.
E mentre la Giunta prorogava i contratti, loro, i diretti interessati, i dipendenti della Teramo Lavoro, si costituivano in un comitato di “autodifesa”.
“Nel corso delle ultime settimane” scrivono in una nota “la società ha avuto il dubbio onore di salire alla ribalta delle cronache ,anche nazionali, per vicende rispetto alle quali non intendiamo esprimerci, lasciando che siano gli organi competenti ad occuparsene. Resta, però, forte l’impressione che il clamore mediatico abbia lasciato in secondo piano la questione che più ci preme: il nostro futuro occupazionale. Chiediamo alle istituzioni, alle organizzazioni sindacali , alle forze politiche ed all’intera collettività di considerare l’importanza dei servizi erogati dagli oltre cento lavoratori in settori strategici, ad iniziare dal Lavoro e dalla Formazione Professionale fino ai Servizi Sociali, dall’Ambiente e Tributi al servizio Finanza e contabilità, dall’ufficio stampa ai servizi di biblioteca, dal settore turismo a quello delle politiche comunitarie, al servizio informatico. E di considerare la mancanza assoluta di certezze sul proprio futuro da parte di lavoratori che, ormai da anni, vivono in una condizione di pesante insicurezza lavorativa e professionale. Ad oggi il consolidamento dei posti di lavoro appare come l’unico strumento per salvaguardare i servizi che ogni giorno essi rendono a beneficio della comunità teramana”.