Teramo. Dare valore alla concertazione, proporre la gradualità degli accorpamenti tutelando le aree interne, fare scelte razionali e condivise nel capoluogo. Sono queste le proposte avanzate dal Gruppo consiliare provinciale e dall’Area tematica Scuola del Partito Democratico, dopo aver analizzato i dati relativi alle istituzioni scolastiche e dopo aver esaminato le ipotesi di riorganizzazione predisposte dalla Provincia di Teramo.
L’ente, infatti, ha costituito il Tavolo tecnico, che vede la presenza dei rappresentanti degli Enti Locali, dell’Ufficio Scolastico Provinciale e dei Dirigenti scolastici, delle Organizzazioni Sindacali. Secondo il Pd “bisogna garantire che il Tavolo possa esprimere con efficacia l’attività di concertazione degli indirizzi e delle scelte del nuovo Piano provinciale, evitando che il suo ruolo si esaurisca in una semplice e sterile consultazione degli attori coinvolti. A tale scopo, proponiamo che il Tavolo venga riconvocato prima della presentazione del Piano in Consiglio Provinciale e che gli indirizzi emersi dalla concertazione vengano correttamente assunti nella nuova programmazione”.
Le Regioni, inoltre, in questi giorni stanno discutendo con il Ministero forme di flessibilità e gradualità nell’attuazione degli accorpamenti e la stessa Regione Abruzzo ha proposto che gli interventi possano essere programmati in un arco di tempo pluriennale. “In linea con tali orientamenti” aggiunge il partito “proponiamo che il Piano provinciale articoli i tagli previsti (nove Dirigenze in meno) in tre annualità, dando la priorità alla salvaguardia dell’autonomia degli Istituti nelle aree interne e montane, che sono già le più svantaggiate e sono quelle che subirebbero disagi più gravi dagli accorpamenti. E’ ragionevole, a tal fine, prevedere che i primi accorpamenti avvengano nei centri maggiori (Teramo, Giulianova e Roseto), dove attualmente operano tre scuole medie e sette direzioni didattiche e dove si possono formare Istituti Comprensivi, in attuazione delle norme di legge”.
Infine, la proposta avanzata dall’assessore all’Istruzione del Comune di Teramo, Piero Romanelli, che prevede in particolare l’accorpamento della Scuola media “Zippilli” e del Circolo didattico “Noè Lucidi”, è stata fortemente criticata dai Dirigenti scolastici, dai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, da Comitati dei genitori.
“La Provincia, pur assicurando la corretta interlocuzione istituzionale con il Comune di Teramo, ha il compito di elaborare una proposta razionale e condivisa, che tenga conto degli orientamenti emersi nel Tavolo tecnico provinciale. Il Pd considera un’ottima base di discussione l’ipotesi di riorganizzazione predisposta dal Responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale, che suggerendo accorpamenti basati sui flussi dell’utenza scolastica e sull’affinità territoriale, aggrega la Zippilli con il Circolo didattico S.Giorgio”.