Teramo, teatro romano. D’Alberto (Pd): “Acquisire subito Palazzo Salvoni e Palazzo Adamoli”

Il recupero funzionale del Teatro Romano passa attraverso l’abbattimento di Palazzo Salvoni e Palazzo Adamoli. E’ questa la convinzione del capogruppo del Pd, Gianguido D’Alberto, che ieri ha chiesto con forza in Consiglio comunale che si trovi una soluzione definitiva alla questione, visti il dilatarsi eccessivo dei tempi.

Dopo il sisma del 2009, infatti, con l’inagibilità di Palazzo Salvoni, poco o nulla sarebbe stato fatto dall’amministrazione per mettere in sicurezza l’edificio, con la conseguente preoccupazione dei residenti delle palazzine limitrofe. Situazione che, dopo le ultime scosse, si è ulteriormente aggravata. E a questo tema si intreccia anche il recupero del Teatro Romano, la cui approvazione risale al 2010, che avverrebbe appunto con l’abbattimento oltre che di Palazzo Salvoni, anche di Palazzo Adamoli.

D’Alberto ha ribadito, dunque, al sindaco e all’assessore all’urbanistica la necessità di acquisire immediatamente il bene con la convocazione immediata dei proprietari. Anche perché, visto che l’iter per il recupero del Teatro Romano è già partito, sebbene non ci sia ancora il progetto e ci sia un forte ritardo in questa direzione, e la questione sicurezza appaia prioritaria, è necessario dare risposte chiare ai cittadini che risiedono in quella zona.

Per il capogruppo del Pd, infatti, accanto all’emergenza sisma, c’è anche l’emergenza del rilancio della città, con il recupero del Teatro Romano che appare a questo punto fondamentale per caratterizzare l’aspetto culturale e storico di Teramo.

La disponibilità da parte dei proprietari ci sarebbe stata ma, per D’Alberto, l’amministrazione non avrebbe ancora compiuto i suoi passi verso l’acquisizione dei beni, con un colpevole e ingiustificato ritardo.

Azioni, immediate, dunque, per evitare che la mancata messa in sicurezza degli edifici lesionati dal terremoto possa causare danni irreversibili anche al Teatro. Una opzione, questa, che non potrebbe neanche essere immaginata.

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