La consigliera comunale del Pd, Manola Di Pasquale, passa all’attacco sostenendo che “il Sindaco ignora chi sia il socio privato dalla Team s.p.a” e ricordando che “nell’ottobre del 2010 la Enerambiente, oggi in liquidazione, cedeva la sua quota di partecipazione Team alla Enerthec, società che ha un unico socio, la Gavioli Spa e un capitale sociale di soli 100 mila euro”.
“Dagli atti ufficiali” spiega la Di Pasquale “il socio della Team è la Enerthec, che è stata riconosciuta a tutti gli effetti dal Comune all’atto di costituzione del C.d.a: i componenti sono stati indicati dalla Enerthec e non già dai vecchi soci della TeAm; il sindaco non può ignorare questi fatti. Il gruppo Gavioli, e la stessa Enerthec, oggi sono in un ciclone giudiziario, per fatti di reato molto gravi, che inevitabilmente incideranno sulla Team, soprattutto sul piano di credenziali commerciali e bancari. Dimentica ancora il Sindaco che alla data di oggi alcun atto di convenzione è stato firmato con la Team e quindi con la Enerthec per la gestione del servizi del comune del valore complessivo che supera gli euro 11 milioni: quale tutela abbiamo? A garanzia vi è soltanto una misera polizza fideiussoria di un milione e mezzo di euro, che non potrà sicuramente avere possibilità di rinnovo visto i gravi fatti di reato contestai ai nostri soci. E’ ora che il Sindaco, prenda atto dell’errato affidamento del servizio e provveda a liberarsi dello scomodo socio privato con immediata revocata della delibera con la quale si affidava il servizio, senza gara pubblica, alla Team e quindi al suo socio privato, Enerambiente oggi Enerthec , alias Gavioli S.p.a. Non possiamo più aspettare ci dobbiamo liberare dello scomodo socio privato rimettendo nella legalità i rapporti di affidamento dei servizi”.
“Mi viene da sorridere” replica il primo cittadino Maurizio Brucchi. “In questo momento il nostro socio privato è la Procura di Catanzaro, la quale ha riconosciuto il nostro ruolo importante nella gestione della società. La Di Pasquale torna a parlare della delibera del 2010, dimenticando che un nuovo affidamento porterebbe alla messa in liquidazione della TeAm. Il nostro obiettivo, invece, è quello di riacquisire le quote e rimetterle a gara. Per quanto riguarda la Enerthec, noi non l’abbiamo mai riconosciuta, il nostro socio privato è sempre stato Enerambiente. E, comunque, basta con questa TeAm, ci sono altre società che andrebbero attenzionate. Il centro sinistra, ancora una volta, vuole mettere a rischio i posti di lavoro, ma la politica deve rimanere fuori”.