La Teramo Ambiente al centro della diatriba politica

team_tecTeramo. Dopo gli arresti eccellenti dello scorso 17 novembre, che hanno visto scattare le manette per gli ex amministratori delegati della Teramo Ambiente, Stefano Gavioli e Giovanni Faggiano, il dibattito politico teramano torna ad animarsi sulla questione relativa al socio privato della società partecipata.

La consigliera comunale del Pd, Manola Di Pasquale, passa all’attacco sostenendo che “il Sindaco ignora chi sia il socio privato dalla Team s.p.a” e ricordando che “nell’ottobre del 2010 la Enerambiente, oggi in liquidazione, cedeva la sua quota di partecipazione Team alla Enerthec, società che ha un unico socio, la Gavioli Spa e un capitale sociale di soli 100 mila euro”.

“Dagli atti ufficiali” spiega la Di Pasquale “il socio della Team è la Enerthec, che è stata riconosciuta a tutti gli effetti dal Comune all’atto di costituzione del C.d.a: i componenti sono stati indicati dalla Enerthec e non già dai vecchi soci della TeAm; il sindaco non può ignorare questi fatti. Il gruppo Gavioli, e la stessa Enerthec, oggi sono in un ciclone giudiziario, per fatti di reato molto gravi, che inevitabilmente incideranno sulla Team, soprattutto sul piano di credenziali commerciali e bancari. Dimentica ancora il Sindaco che alla data di oggi alcun atto di convenzione è stato firmato con la Team e quindi con la Enerthec per la gestione del servizi del comune del valore complessivo che supera gli euro 11 milioni: quale tutela abbiamo? A garanzia vi è soltanto una misera polizza fideiussoria di un milione e mezzo di euro, che non potrà sicuramente avere possibilità di rinnovo visto i gravi fatti di reato contestai ai nostri soci. E’ ora che il Sindaco, prenda atto dell’errato affidamento del servizio e provveda a liberarsi dello scomodo socio privato con immediata revocata della delibera con la quale si affidava il servizio, senza gara pubblica, alla Team e quindi al suo socio privato, Enerambiente oggi Enerthec , alias Gavioli S.p.a. Non possiamo più aspettare ci dobbiamo liberare dello scomodo socio privato rimettendo nella legalità i rapporti di affidamento dei servizi”.

“Mi viene da sorridere” replica il primo cittadino Maurizio Brucchi. “In questo momento il nostro socio privato è la Procura di Catanzaro, la quale ha riconosciuto il nostro ruolo importante nella gestione della società. La Di Pasquale torna a parlare della delibera del 2010, dimenticando che un nuovo affidamento porterebbe alla messa in liquidazione della TeAm. Il nostro obiettivo, invece, è quello di riacquisire le quote e rimetterle a gara. Per quanto riguarda la Enerthec, noi non l’abbiamo mai riconosciuta, il nostro socio privato è sempre stato Enerambiente. E, comunque, basta con questa TeAm, ci sono altre società che andrebbero attenzionate. Il centro sinistra, ancora una volta, vuole mettere a rischio i posti di lavoro, ma la politica deve rimanere fuori”.

 

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