Tutto ciò, ad Atri, viene portato avanti “con il connivente silenzio-assenso dell’amministrazione Astolfi”.
“Ci troviamo a fronteggiare un attacco politico” commenta Tuttolani “rivolto ad un‘area intera, quella del sud teramano, di cui Atri sta pagando le spese più ingenti. Tutte le nostre istituzioni erogatrici di servizi subiscono con disarmante costanza le sforbiciate del centrodestra, che ne minano addirittura l’esistenza: l’Ente Ricconti, colpito dalla legge regionale sulla riorganizzazione delle Ipab, sul cui destino restano ancora tanti dubbi”.
Oggi, “come se non bastasse, dobbiamo registrare il tentativo di portarci via il Tribunale”.
Il Governo Berlusconi, infatti, ha approvato un decreto legge (il n. 6 del luglio 2011), poi convertito in legge, che disciplina la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. Nello specifico, in uno dei suoi articoli, si legge che è possibile procedere alla “soppressione, ovvero alla riduzione delle sezioni distaccate di tribunale, anche mediante accorpamento ai tribunali limitrofi”.
Secondo Tuttolani, “in questa logica il rischio di perdere anche il nostro tribunale è alto. Ci siamo già attivati con i livelli istituzionali nazionali del nostro partito per affrontare ed evitare questa sciagura. Continueremo a dare tutto l’impegno per difendere le risorse di una città, già troppo provata e penalizzata dalle politiche dissennate della destra”.