Teramo. La Asl di Teramo ha deliberato nei giorni scorsi un provvedimento con cui decide l’affidamento di 500 prestazioni di risonanza magnetica alla Radiosanit di Roseto degli Abruzzi da effettuarsi entro il 31 dicembre dell’anno in corso con l’obiettivo di diminuire le liste di attesa per un totale di 60mila euro. Lo rende noto la Funzione Pubblica della Cgil teramana che definisce “lodevole” la decisione “se non fosse che l’affidamento diretto costerà alla Asl molto di più rispetto a quanto sostiene per effettuare una risonanza magnetica in libera professione, cioè svolta all’interno dei presidi con i propri dipendenti”.
L’azienda sanitaria teramana, infatti, per ogni prestazione di risonanza magnetica sulle piccole articolazioni effettuata in libera professione, fa pagare 70 euro, mentre l’acquisto di una prestazione dalla Radiosanit ammonta a 120 euro.
“La riduzione delle liste di attesa” continua la Cgil “si ottiene acquistando una nuova risonanza magnetica e incrementando le attività in libera professione in attesa di poter anche assumere il personale mancante. E’ vero che, ad esclusione delle risonanze sulle piccole articolazioni, la Asl di Teramo non è nelle condizioni di effettuare le prestazioni a causa della mancanza di attrezzature e di personale specialistico, ma se ai 60mila euro si aggiungessero altri 140mila euro utili ad acquistare una nuova risonanza magnetica (il costo di una risonanza magnetica è di 200mila euro ammortizzabile in meno di un anno), la Asl sarebbe in grado di ridurre le liste di attesa risparmiando. Si preferisce, invece, sprecare il denaro pubblico e non si risolve comunque il problema, perché di acquistare l’attrezzatura non se ne parla. Tra dicembre e gennaio 2011 è arrivata dal presidio di Sant’Omero, infatti, la proposta di acquistare una nuova risonanza magnetica, rinnovata solo qualche mese fa, ma, come la precedente, è stata ignorata. Visto che il Direttore Generale, Giustino Varrassi, ha dichiarato in più occasioni che i soldi per comprare le attrezzature ci sono, non è una questione di mancanza di risorse. Non si capisce quindi perché ci si ostini a sprecare risorse pubbliche facendo arricchire i privati con i soldi dei cittadini. Ancor più grave è l’avvio, da parte del Direttore Generale, delle esternalizzazioni delle attività istituzionali (vietato dalla legge) come la risonanza magnetica che dovrebbero essere svolte solo ed esclusivamente dalla Asl. Il Direttore Generale, con la esternalizzazione di un’attività istituzionale come la risonanza magnetica, ha di fatto aperto un varco per l’ingresso del privato nella provincia di Teramo. La Fp Cgil di Teramo si opporrà a tale operazione e su tutte queste questioni innalzerà le barricate”.