Atri. Un rapporto di parentela è alla base della richiesta avanzata da Roberto Marchione, segretario comunale de La Destra di Atri, in merito alla delibera approvata nel Consiglio comunale del 24 settembre circa la variante parziale al PPCS in conseguenza agli accordi per la realizzazioni di programmi urbani.
Secondo quanto sostenuto da Marchione, infatti, sarebbe stato espresso il voto favorevole del consigliere Dino Centorame, nonostante l’invito rivolto a inizio seduta dal sindaco ai consiglieri di astenersi dal partecipare alla trattazione dell’argomento qualora vi fossero interessi propri o dei propri parenti fino al quarto grado in linea retta o collaterale.
“Il progettista di una delle opere in discussione” sottolinea il segretario di La Destra “è Carlo Centorame, fratello di Dino. Visto che la deliberazione riguardava l’approvazione della variante al PPCS necessaria proprio a far realizzare quel determinato progetto, riteniamo che il consigliere Dino Centorame ha partecipato alla votazione infrangendo la legge”.
Non solo. Marchione sostiene che proprio la presenza al voto di Centorame potrebbe essere risultata decisiva, in quanto senza questa l’opposizione contraria alla Delibera avrebbe avuto l’opportunità politica di abbandonare l’aula, facendo mancare il numero legale, “anche se” precisa “questa è solo una supposizione che a noi non è dato sapere se si sarebbe verificata”.
La Destra Atri chiede pertanto al sindaco, al presidente del Consiglio e ai consiglieri di procedere all’annullamento in autotutela della deliberazione menzionata per evitare che situazioni di illegittimità possano macchiare l’attività amministrativa e politica dell’ente comunale.