Roseto degli Abruzzi. L’ex sindaco Enio Pavone annuncia un’interrogazione sui ritardi del porto turistico anticipando le domande che vorrà porre domani, durante il Consiglio comunale, all’amministrazione del primo cittadino, Sabatino Di Girolamo.
Alle osservazioni di Pavone risponde il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Simone Tacchetti.
“Pavone sa bene che prima di iniziare i lavori del porto turistico”, esordisce Tacchetti, “c’è bisogno di bonificare l’ex area Baroni, proprio quella di cui parla quando ricorda di aver fatto rimuovere i capannoni di un cantiere nautico.
Lì sotto c’è una area inquinata che senza la bonifica non consente la partenza dei lavori. Poi parla di rischi per eventuali inondazioni del Vomano sia sul lato di Scerne di Pineto che di Roseto. Ma noi dobbiamo costruire un argine a nord, quindi lato Roseto. Come si fa a impedire l’esondazione a sud, lato Scerne?
E’ una affermazione inesatta. Infine, ma non per ultimo, l’ex sindaco dice che questi ritardi rischiano di andare a svantaggio dei pescatori rosetani che potrebbero essere sfrattati dal loro attuale approdo. E anche questa affermazione non è vera.
Prima di costruire l’argine deve essere costruito il braccio a mare, in modo che i pescatori potranno trovare ospitalità per le loro barche. Una volta terminato il braccio a mare si metterà mano all’argine.
Infine, perché non si è ancora iniziato con il braccio a mare? I permessi ci sono tutti ma manca il progetto esecutivo, a cui si devono aggiungere le batimetrie, cioè le misurazioni della profondità del fondale. Senza questi dati non si può quantificare la spesa.
Per tranquillizzare i cittadini”, conclude il vicesindaco, “possiamo dire che un incontro per fare il punto della situazione era già stato programmato due settimane fa a Teramo in Provincia (ovviamente saltato per l’emergenza maltempo) ed è stato aggiornato alla prossima settimana”.
“L’amministrazione garantisce”, aggiunge il sindaco Sabatino Di Girolamo, “di dare priorità ai progetti che riguardano il porticciolo turistico di Roseto, che può essere uno strumento di sviluppo per la città, e che da troppi anni soffre per le incertezze e le vicissitudini della politica.
In particolare l’amministrazione ha sempre riservato la massima attenzione all’accoglienza dei pescatori, in particolare chiedendo, in ogni sede, tempi certi per il loro rientro dopo un momentaneo ed eventuale attracco in porti vicini”.