Tassa di soggiorno: distanti le posizioni tra albergatori e amministratori

tassa_di_soggiornoTortoreto. Gli albergatori la bollano come una tassa sulla categoria, gli amministratori invece come un qualcosa di doloroso, ma necessaria per garantire investimenti e servizi. Le posizioni restano distanti, a volte anche spigolose nei toni, e comunque destinate a rimanere tali nel prossimo futuro. E’ questo quello che è emerso oggi, a Tortoreto, nei locali dell’Hotel Villa Elena, dove si sono confrontati gli operatori turistici e gli amministratori del litorale teramano (da Martinsicuro a Silvi) e della costa sud delle Marche (San Bendetto, Grottammare e Cupra Marittima), per la riunione convocata dagli operatori turistici per disquisire sulla possibile introduzione dell’imposta di soggiorno.

In sala erano presenti diversi decine di albergatori del comprensorio, e le associazioni di categoria (Costa dei parchi, e i rappresentanti di Tortoreto, Martinsicuro, Grottammare, San Benedetto e Cupra) e diversi tra sindaci (Alba Adriatica, Tortoreto, Grottammare, Cupra Marittima) e amministratori (San Bendetto, Martinsicuro, Roseto), che che si sono confrontati sulla tematica. Da parte della categoria sono state illustrate tutte le preoccupazioni per la possibile introduzione della tassa di soggiorno a partire dall’estate del 2012. Tassa che potrebbe rappresentare una ulteriore mazzata per i flussi turistici, in una fase di crisi economica, per una zona che “riesce a calamitare vacanzieri grazie all’ottimo rapporto qualità-prezzo”, come ha spiegato Rivo Ciabattoni, “ e che di fronte ad una nuova gabella avranno delle ripercussioni negative”. In ogni caso, gli operatori hanno manifestato, a più riprese, la propria contrarietà a questa prospettiva, sopratutto per un territorio che lavora con un certo tipo di vacanzieri, che poi potrebbero anche dirottare le proprie attenzioni altrove. Introdurre la tassa, secondo gli albergatori, potrebbe favorire una riduzione delle presenze e di riflesso degli incassi per l’indotto e per gli stessi enti. Attorno a questa traccia si sono sviluppati gli interventi dei vari rappresentanti territoriali degli albergatori, che hanno portato a sostegno delle loto tesi, dati, numeri e esempi negativi di quelle municipalità (che non sono le grandi città), che hanno già introdotto la tassazione per i turisti. “ Introdurre la tassa” ha aggiunto Pierfrancesco Ciaralli”, presidente di martin tour, “ equivale a prevedere un balzello per la categoria, che ha già fissato i prezzi per la prossima stagione”. La discussione si è infervorata quando, poi, sull’argomento sono intervenuti i sindaci presenti. Nessuno si è detto favorevole alla tassa di soggiorno, ma dalle considerazioni fatte si è intuito che l’idea è quella di introdurla per garantire una serie di servizi a beneficio dell’utenza nel periodo estivo, in una fase nella quale i bilanci comunali sono in sofferenza. Qualche frizione si è generata durante l’intervento del sindaco di Tortoreto, Generoso Monti, poi proseguite quando ha preso la parola Franchino Giovannelli, irritato da un operatore che lo interrompeva, e ha preferito non parlare più e allontanarsi dalla sala. Gli altri sindaci ed amministratori che hanno preso la parola hanno spiegato le dinamiche che caratterizzano le finanze locali in questo frangente e il fatto che la possibile introduzione della gabella (nessuno ufficialmente lo ha ancora fatto), viene vista come la volontà di avere risorse a disposizioni per qualificare il turismo. Le posizioni restano distanti, così come appare possibile l’introduzione della gabella per la prossima estate (si parla di 1 euro a persona al giorno per i primi sei giorni di vacanza).

Impostazioni privacy