Alba Adriatica. Si allarga il fronte del no all’ipotesi, caldeggiata a vari livelli, di introdurre la tassa di soggiorno a partire dall’estate del 2012. Al dissenso, chiaro, manifestato dal consorzio turistico Costa dei Parchi, si unisce anche l’Albatour, l’associazione che raggruppa gli operatori turistici di Alba Adriatica. L’analisi che fornisce, sulla tematica, il presidente Roberto Brandimarte è molto circostanziata e unisce sia la contrarietà a questa ipotesi, ma anche le perplessità sui possibili metodi di riscossione. Riflessioni, queste, che arrivano alla vigilia dell’incontro tra i sindaci della fascia costiera Teramana, promosso da Francesco Mastromauro, primo cittadino di Giulianova. “ Quello ci allarma, oltre al problema tassa di soggiorno” scrive in una nota il presidente di Albatour, “è che in assenza di un regolamento nazionale, i Comuni si stanno muovendo in modo autonomo. Non si capisce la modalità di riscossione e soprattutto non è stata stabilita una tassa uguale per tutti gli operatori. Ogni amministrazione comunale potrà pertanto applicare la tassa nella misura voluta e destinare le risorse a proprio piacimento”. In ogni caso resta la contrarietà alla gabella “ Gli operatori turistici di Alba Adriatica siamo contrari”, prosegue. Facciamo un appello alle amministrazioni delle sette cittadine sorelle della Costa Blu affinché la decisione da prendere sia responsabile e soprattutto coerente con i tempi. Questa è una tassa che penalizza enormemente il turismo e non è certo con la tassa di soggiorno che lo si aiuta, ma piuttosto revisionando il sistema delle stelle alberghiere, degli standard di qualità, delle offerte e dei servizi offerti ai nostri clienti. E’ normale che per raggiungere certi traguardi si dovrà procedere a un consistente recupero delle quote di mercato pubblicizzando la città e rilanciando l’immagine di Alba Adriatica e di tutto il litorale Teramano”.