Alba Adriatica, Pilò: amministrazione abulica e inconcludente
Alba Adriatica. L’immobilismo dell’amministrazione comunale. E’ una sorta di de profundis, quello che intona Marco Pilò (Fli), consigliere di minoranza al Comune di Alba Adriatica all’indirizzo della giunta municipale, accusata di aver “dimenticato” il programma elettorale. Scuola materna, marciapiedi, centro talassoterapico, piscina comunale. Sono tante le incompiute che Pilò passa in rassegna per inchiodare chi amministra la città. “ Un nuovo anno scolastico è iniziato senza che sia operativa la nuova materna di via Olimpica”, ricorda Marco Pilò, “ con il consequenziale utilizzo di strutture fatiscenti, come quella di via Duca d’Aosta. Così come ancora non c’è traccia dei lavori di sistemazione del marciapiede sul lato ovest del lungomare, che sarebbero dovuti essere terminati da tempo, a causa anche del “folle” progetto perseguito dall’assessore ai lavori pubblici, per fortuna naufragato, di tagliare parte del marciapiede sul lato opposto. Dove è finito il piano per la realizzazione delle piscina, tanto osannato in campagna elettorale dall’assessore Marziale, o quello del centro di talassoterapia, sventolato dal sindaco in chiusura di campagna elettorale?”. Secondo l’esponente di Fli, l’amministrazione di centrosinistra continua ad illudere la cittadinanza e gli effetti pratici sarebbero i tre anni di governo già trascorsi. “Gli albensi sono stanchi di sottostare ad una gestione della cosa pubblica abulica ed inconcludente”, prosegue, “ da soggetti che alle ultime elezioni si erano proposti come i salvatori della patria e che, al contrario, in 3 anni si sono rivelati tanto incapaci di dare seguito ai loro progetti (infatti, tranne la sistemazione della pineta e la messa a punto della pista ciclabile lungo il Vibrata non si rinvengono interventi degni di nota) quanto esemplari nell’affossare il paese, anche per effetto di una mala gestio delle risorse economiche. Con un atto di dignità l’esecutivo dovrebbe dimettersi, per non aggravare irrimediabilmente la situazione della cittadina e consentire a noi tutti di cambiare definitivamente pagina, affinché qualcuno di valido e competente possa tentare di scuotere Alba Adriatica dal torpore in cui versa ormai da troppo tempo”.