Così accade che gli uffici tecnici regionali, malgrado le grandi professionalità hanno le mani legate e possono soltanto limitarsi a ricevere ed archiviare le richieste dei danneggiati, senza alcuna possibilità di intervento o istruttoria. E la Provincia? “E’ assolutamente latitante”, conclude il Consigliere dell’IdV, “nonostante le continue sollecitazioni dei sindaci”.
Alluvione nel Teramano. Manca ancora l’ordinanza. D’Alessandro (Idv): trattamento da figli illegittimi
Teramo.Un alluvione di serie B rispetto ad eventi analoghi che hanno interessato il Veneto e le Marche. La lingua batte dove il dente duole e Cesare D’Alessandro, consigliere regionale dell’Idv, torna a polemizzare sui ritardi accumulati in Abruzzo (nel Teramano) relativamente all’ordinanza che dovrà gestire il ripristino di una serie di danni (ancora non licenziata) e fronte, invece, della celerità con la quale certi atti governativi siano stati licenziati altrove (l’esempio di riferimento è il Veneto). “Sono stati sufficienti soltanto sei giorni, in Veneto”, dichiara il vice Capogruppo regionale dell’Idv, Cesare D’Alessandro, “perché il presidente Zaia fosse nominato Commissario per il superamento dell’emergenza, peraltro ottenendo dal Governo ‘amico’ la bella somma di 300 milioni, probabilmente da incrementare, per far fronte ai danni subiti. Ad oggi in Abruzzo, nemmeno sei mesi sono ancora sufficienti perché si provveda finalmente alla nomina del Commissario nella persona del presidente della Provincia Catarra. La designazione in pectore fatta da Chiodi subito dopo gli eventi alluvionali, impegnandosi a ottenere dal Governo la nomina di Catarra, non è stata seguita da nessun atto formale”. A dire il vero, nonostante le rassicurazioni, soprattutto gli enti pubblici sono in attesa dell’ordinanza ministeriale, che poi è l’atto imprescindibile per poter attivare tutte quelle procedure per superare la fase di emergenza. “Perché questo enorme e soprattutto anomalo ritardo? Forse perché con la nomina del Commissario il Governo avrebbe dovuto reperire anche i finanziamenti promessi, benché pochi e inadeguati? A pensar male si fa peccato, ma spesso ci s’azzecca”, prosegue d’Alessandro. “