Civitella del Tronto, riforma Ipab: le perplessità di Idv e Pdci
Civitella del Tronto. La nuova legge di riforma delle Ipab (istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza, che si sono trasformate in Asp, aziende pubbliche di servizi alla persone), fa discutere e favorisce riflessioni locali, come a Civitella del Tronto. Nello specifico, si tratta di una vera e propria rivoluzione nella gestione delle case di riposo e di alcuni asili. A sollevare dubbi sulla riforma, sono due forze politiche civitellesi, L’idv e il Pdci. “ Con il pretesto di una ipotetica razionalizzazione, “ si legge in una nota, sono stati rimossi tutti gli amministratori che gestivano singolarmente le varie strutture e le loro funzioni sono state demandate ad un comitato di gestione provinciale, di nomina politica, costituito da un presidente e da due consiglieri. I numeri della riforma, almeno a livello provinciale, sono importanti: sono 34 le strutture di assistenza ricomprese nelle Asp, con oltre mille dipendenti. La nuova struttura si occuperà, poi, di appaltare i vari servizi, di garantire la manutenzione del patrimonio edilizio e di assicurare le varie forniture necessarie. “La parte più rilevante della riforma” prosegue la nota, “il conferimento di tutto il patrimonio immobiliare a questa nuova azienda di tutto il patrimonio anche di quello costituito da lasciti (terreni, case storiche,immobili vari) che possono prestarsi a qualsiasi opera speculativa,perché il comma 2 dell’art.15 prevede si il vincolo di destinazione degli immobili, ma prevede anche la trasformazione e/o la dismissione”. Il discorso generale sulla riforma investe anche l’aspetto localistico, visto che a Civitella esiste una struttura interessa (la casa di riposo). “Speriamo solo che i nuovi amministratori riescano a mantenere quegli standard elevati per servizi offerti agli anziani che ne hanno fatto un’eccellenza provinciale, e non diventi un carrozzone. Noi, circa 2 anni fa”, sottolinea Giuseppe Zunica (nella foto), ” avevamo invitato il Sindaco Ronchi a muoversi su un’altra direzione: non accorpamento forzato ma volontario con le altre Ipab, soprattutto della Val Vibrata (Nereto e Sant’Omero, ndr) in modo da mantenere un rapporto osmotico con il territorio. Purtroppo non c’è stata volontà politica. Si doveva agire come Città Territorio-Unione dei Comuni Val Vibrata che con una maggioranza di centro destra poteva sicuramente esercitate una moral suasion nei confronti di un Governo Regionale “amico”, così da conservare una certa autonomia, come peraltro è riuscito ad Atri che ha ottenuto la deroga all’accorpamento. Si vede che non contiamo nulla. Il Consiglio Comunale di Civitella, a maggio 2010,ha solo prodotto una delibera all’unanimità allo scopo di “impegnare il Sindaco a sollecitare la creazione di una ASP Civitella e subordinatamente Val Vibrata”, poi più niente, silenzio assoluto. Comunque un risultato l’abbiamo raggiunto: come consigliere è stato nominato un ever green: Erminio Pietro che percepirà qualche decina di migliaia di euro. Un “dinosauro” della politica che riesce a far valere le proprie “aspirazioni” sia direttamente che indirettamente attraverso un oculato nepotismo”.