Atri. La cultura è cultura, in tutte le sue forme di espressione e sfaccettature. Ma quando questa lascia il posto all’inciviltà e ad atteggiamenti irrispettosi nei confronti di uomini, cose e animali, allora si tramuta in sdegno e indignazione.
È quanto è successo ad Atri, dove il 14 e 15 agosto si è tenuta la Fiera boaria promossa dall’Amministrazione Comunale. Un evento che ha scatenato non poche polemiche, soprattutto da parte degli animalisti e delle forze di opposizione. Prima fra tutti, la protesta del segretario comunale de La Destra, Roberto Marchione, il quale ha parlato in una nota di quella che ha definito una vera e propria “Fiera degli orrori”.
“La manifestazione” chiarisce Marchione “si teneva anche negli anni passati, ma in luoghi più consoni. Quest’anno, invece, si è avuta la brillante idea di piazzare gli animali (dal toro alla gallina) sul Belvedere, molto vicino al Centro storico, su un marciapiede pavimentato in porfido (con solo qualche spicciolata di paglia allestita qua e là), con poca acqua a disposizione e sotto un sole cocente, in spazi stretti delimitati solo da piccole staccionate o recinti a maglia sottile; il tutto dopo che, gli stessi animali avevano dovuto subire un viaggio che, dalle immagini, è stato alienante: ammassati in camion cassonati in cui non sembrano intravedersi spiragli adeguati per far entrare l’aria, da cui sono stati fatti scendere a volte con la forza, trascinandoli per le orecchie e colpendoli a volte con piccoli bastoni, con i bambini lasciati tranquillamente ad osservare gli animali, separati solo da una striscia divisoria delimitativa di plastica. Il tutto in spregio alle minime norme di sicurezza”.
Senza parlare, poi, dei vari divieti di sosta temporanei localizzati nell’area circostante alla Fiera, che ha “consentito tacitamente ai cittadini di lasciare, per pura necessità vista la scarsità di parcheggi, il veicolo in zone di divieto di sosta permanente, anche nel bel mezzo di curve. Un fantomatico divieto di sosta, tuttavia, non valido per il sindaco Gabriele Astolfi, più volte avvistato mentre posteggiava la sua auto proprio lì, all’interno delle strisce che delimitavano il divieto. Fantomatici divieti di sosta e di accesso che non avevano nessun elemento che li caratterizzasse come regolari. l’indicazione della durata non era chiara in quanto riportava semplicemente la scritta 12 agosto 2011, dalle ore 8 a fine manifestazione – fiera bestiame. E per i giorni seguenti? Un turista come avrebbe potuto immaginare la durata della manifestazione? E dove sono le indicazioni sull’ordinanza comunale? E soprattutto, esiste questa ordinanza visto che sull’albo pretorio non vi è traccia? Qualcuno sa chiarire queste irregolarità? Chi ha autorizzato la manifestazione verificando che tutto fosse in regola? I cittadini attendono risposte”. E, magari, anche una prossima edizione più rispettosa della dignità degli animali.
La replica dell’Amministrazione Comunale. Se da una parte c’è chi polemizza e gli ambientalisti insorgono, dall’altra la stessa Amministrazione Comunale replica e parla del “grande successo” riscosso dall’Antica Fiera Boaria. “Il grande numero di visitatori” si legge nella nota diffusa dall’Ufficio Stampa “ha decretato il buon risultato di questa iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale ed organizzata dalla Pro Loco. A caratterizzare l’edizione di quest’anno è stata la decisione di allestire la fiera del bestiame al Belvedere Vomano, in una zona più vicina al centro storico e sicuramente più facilmente raggiungibile e fruibile da parte dei turisti e dei visitatori”.
E sulle polemiche mosse, precisa: “la fiera boaria è stata inserita nel cartellone degli eventi allestito in occasione dell’apertura della Porta Santa di Atri, in quanto si tratta di un’antica consuetudine della città ducale che da secoli caratterizza la grande fiera dell’Assunta del 15 agosto. Evidentemente la scarsa conoscenza del territorio, delle fonti storiche circa le tradizioni della città ducale, unita alla giovane età di alcuni protagonisti politici delle polemiche, hanno alimentato lo sterile dibattito. Infine, a tutte le operazioni di scarico e carico degli animali sono stati presenti agenti del Corpo Forestale delle Stato e ciò che sfugge a qualcuno, forse, è che gli animali esposti nel corso della Fiera rappresentano un vero capitale per i proprietari abituati a lavorare con i propri animali”.
Sul “fantomatico” divieto di sosta? In questo caso, pare non ci sia nulla da replicare.