Teramo. Il Consiglio provinciale di Teramo ha approvato definitivamente il Piano d’area della media e bassa Val Tordino.
“Un programma nato con la precedente amministrazione di cui condividiamo metodi e obiettivi – afferma l’assessore Vincenzo Falasca – contiene tutti quei temi che abbiamo trasfuso nelle linee di indirizzo del nuovo Piano Territoriale. Si tratta di scelte strategiche condivise dai Comuni e che, proprio per questo, hanno un’alta possibilità di essere concretizzate. Fra i progetti più significativi del Piano troviamo il parco fluviale, la pista ciclopedonale, il recupero degli edifici rurali, le aree ecologicamente attrezzate”.
Il Piano d’Area si configura come strumento di attuazione delle scelte operate dal Piano territoriale, riferito, però, ad ambiti sovracomunali per i quali si ritiene sia necessario il il coordinamento della pianificazione.
Il Piano d’area della Val Tordino ha contenuti urbanistici e programmatori, fissa le regole di intervento e di riorganizzazione urbanistica e nel contempo definisce le risorse e le forme di finanziamento per la realizzazione degli interventi. Fra le osservazioni pervenute al Consiglio e approvate quelle d el Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Teramo e del Comune di Roseto degli Abruzzi. Se le osservazioni di privati tendono a riconoscere situazioni già esistenti, il Consorzio ha chiesto la rettifica di alcuni perimetri delle aree di sua competenza e la conferma dell’autoporto anche nel territorio di Castellalto mentre il Comune di Roseto degli Abruzzi ha chiesto di individuare progetti per la portualità turistica e per la salvaguardia e promozione delle aree rurali. Il Consiglio Provinciale, su proposta Sezione Urbanistica Provinciale, ha approvato solo parzialmente le proposte.. Dopo la pubblicazione sul B.U.R.A. lo strumento di programmazione potrà diventare esecutivo e la Provincia avrà modo di mettere in campo le azioni progettuali per realizzare i 19 “interventi prioritari” ripartiti nei 6 “progetti strategici” denominati: mobilità; centralità; sostenibilità; fiume Tordino; aree rurali; qualità della vita.
Approvate anche le varianti al Piano Territoriale Provinciale richieste dal Comune di Torricella Sicura. Le varianti riguardano ambiti (soprattutto nel capoluogo e nella frazione di Ioanella) che, per lo stato dei luoghi e per lo sviluppo dell’insediamento abitativo, hanno, di fatto, perso quelle caratteristiche di interesse paesaggistico ed ambientale e possono essere ricomprese all’interno dei nuclei abitati residenziali o produttivi. Si è ribadito che le trasformazioni dei piccoli nuclei rurali in area parco, possono essere ammissibile solo nel rispetto delle indicazioni dettate dalla Provincia di Teramo con il “Progetto Borghi”. Con l’approvazione delle varianti da parte del Consiglio si chiude anche l’iter amministrativo del Piano regolatore esecutivo del Comune di Torricella.
La Sezione Urbanistica Provinciale, infine, ha espresso il suo parere sulla variante generale al P.R.G. del Comune di Giulianova. L’organismo tecnico ha ritenuto lo strumento urbanistico compatibile in linea di massima con le previsioni del Piano Territoriale Provinciale ma ha chiesto chiesto al Comune la predisposizione di alcuni “studi di approfondimento: sul territorio agricolo, sulle aree di interesse paesaggistico, sul dimensionamento sia residenziale che produttivo”. Soplo una volta esaminati gli studi e le integrazioni richiesti, la Sezione Urbanistica potrà esprimere il definitivo parere di compatibilità. E’ stata verificata la completa rispondenza alla normativa sulla dotazione di aree a standard urbanistici e sulla salvaguardia e valorizzazione del sistema dei beni storico-architettonici.
La Sup, infine, ha chiesto al Comune di Giulianova di adeguare la variante anche alle previsioni del Piano d’Area della Media e Bassa Valle del Tordino: gli adeguamenti riguardano la riduzione degli impatti ambientali degli insediamenti produttivi, la riqualificazione del Fiume Tordino e la creazione di una centralità urbana a Colleranesco. Una richiesta, questa della Sup, che non comporta un obbligo per il Comune che può decidere di adeguarsi o meno. L’assessore Falasca ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dalla Sup e dagli uffici “rigoroso e attento” di fronte ad uno strumento di programmazione che proprio per la sua rilevanza è ricco di valutazioni.