“Ad oggi” spiega Marcattili “sicuramente non per colpa del Prefetto, non è stato possibile sedersi intorno ad un tavolo per aprire una discussione ed entrare nel merito delle tematiche che abbiamo posto più volte. La lista sarebbe lunga, solo alcuni esempi, risoluzione delle problematiche inerenti la sede di Carapollo, l’organizzazione del lavoro, il piano ferie, stabilizzazione dei precari. Fino ad oggi abbiamo constato che la volontà non è quella di affrontare i problemi per cercare di risolverli, ma quella di chiudere gli occhi per non vedere, così non si va molto lontano e prima o poi le tante criticità che attanagliano la società verranno al pettine. C’ è bisogno di uno scatto politico ed istituzionale forte che ribaldi radicalmente l’impostazione fin qui data al problema; bisogna passare da una discussione che considera questa tematica un ingombro ed un fastidio del quale liberarsi, ad una vera occasione, non solo per risolvere un grave problema che ha seri risvolti economici e sociali, ma anche e soprattutto di rilancio e sviluppo del settore con ricadute positive sia sotto il profilo ambientale che occupazionale”. E aggiunge: “Se non otterremo risposte convincenti alle problematiche, metteremo in campo tutte le iniziative che riterremo più opportune affinché le giuste rivendicazioni dei lavoratori abbiano una risoluzione positiva”.