Sant’Omero, lotta evasione fiscale: sottoscritto protocollo con agenzia delle entrate
Sant’Omero. Una collaborazione con l’agenzia delle entrate per definire programmi di recupero e di contrasto dell’evasione fiscale. E’ questo il succo di un protocollo d’intesa sottoscritto, nei giorni scorsi, tra il direttore generale delle entrate dell’Abruzzo, Rossella Rotondo, e il sindaco Alberto Pompizi. La convenzione impegna in maniera concreta gli enti ad un reciproco scambio di dati ed informazioni utili per il recupero delle sacche di evasione in tema di imposte e tributi. “Si tratta di un accordo molto importante per il nostro Comune – ha sottolineato l’assessore al bilancio Stefano Papa -. La collaborazione che avviamo con l’Agenzia delle Entrate ci consentirà di incrementare la lotta all’evasione che per noi risponde innanzitutto a un principio di equità fiscale, secondo cui ognuno partecipa alla spesa pubblica in base alla propria capacità. Inoltre, in virtù del federalismo fiscale in atto, i Comuni riceveranno sempre meno trasferimenti statali (nel 2011 il Comune di Sant’Omero avrà ben 145mila euro in meno, ndr) perciò saranno obbligati a trovare altrove le risorse per poter garantire servizi efficienti alla cittadinanza. Con questo accordo si cerca di andare proprio verso questa direzione. Un tempo era più facile amministrare con i soldi dello Stato”. L’accordo, che ha una durata biennale, prevede la costituzione di un gruppo di lavoro formato da personale qualificato dell’Agenzia e dei comuni, nonché un ciclo di giornate formative per i dipendenti comunali. Il Comune si impegna a segnalare al Fisco soggetti e situazioni che possano evidenziare fatti rappresentativi di capacità contributiva (ad esempio, tenore di vita incompatibile con i redditi dichiarati) ovvero comportamenti che contrastino con il corretto adempimento degli obblighi fiscali e contributivi, in particolare nel settore del commercio, delle libere professioni e dell’edilizia, e siano indice di attività economiche sommerse. Particolare attenzione sarà dedicata alla repressione del fenomeno delle residenze fittizie all’estero. Secondo la normativa vigente, ai comuni è garantita la percentuale del 50% delle somme riscosse a titolo di compartecipazione, anche in via provvisoria.