La postazione di emergenza sanitaria territoriale che serve Montorio e le aree interne non è più operativa nell’arco delle 24 ore giornaliere, come previsto nella convenzione del 2010. Dal 1 maggio, infatti, la Asl di Teramo ha ridotto a 12 ore il funzionamento del servizio che dunque è in attività solo di giorno, dalle 8 alle 20.
“Come amministrazione comunale, abbiamo chiesto più volte un incontro con il manager della Asl e sollecitato un intervento del presidente Chiodi” spiegano il sindaco Alessandro Di Giambattista e il consigliere comunale con delega al volontariato Andrea Guazzetti. “Questo è un servizio che non può essere minimamente ridotto per i paesi dell’entroterra del Vomano. Con la raccolta di firme stiamo sensibilizzando la popolazione e riscontriamo molta preoccupazione per la riduzione del servizio”. Una preoccupazione espressa anche dalla Federazione dei medici di famiglia di Teramo e dall’Associazione dei medici dirigenti ospedalieri.
“Speriamo che dopo le sollecitazioni degli amministratori, dei partiti politici e degli operatori del settore” aggiungono “Chiodi e Varrassi ascoltino almeno i cittadini. Rinnoviamo di nuovo la richiesta di un incontro urgente con il direttore generale della Asl e con il presidente della Regione”.
Proprio i cittadini stanno partecipando numerosi alla raccolta firme promossa nei comuni di Montorio, Tossicia, Crognaleto, Pietracamela e Fano Adriano per salvare la postazione del 118 montoriese, gestita dall’Associazione di Volontariato Croce Bianca Onlus. I punti di raccolta si possono trovare nella sede stessa della Croce Bianca, negli ambulatori medici, negli esercizi commerciali e nei banchetti organizzati in piazza Orsini a Montorio, attivi in particolare durante il mercato cittadino del mercoledì mattina.