Roseto degli Abruzzi. Nel corso del Consiglio Comunale che si terrà giovedì 20 ottobre, dalle ore 16:00, verrà affrontata tra gli altri argomenti anche una proposta di delibera consiliare avente per oggetto la “Situazione finanziaria e patrimoniale del Comune di Roseto degli Abruzzi” presentata dai Capigruppo Enio Pavone di “Avanti X Roseto”, Rosaria Ciancaione di “Un’Altra Idea di Roseto Progressista”, Nicola Di Marco di “Liberalsocialisti-Insieme per Roseto”, Mario Nugnes di “Abruzzo Civico”, Alessandro Recchiuti di “Futuro In” e Angelo Marcone di “Roseto nel Cuore”.
“Dopo tante illazioni e false informazioni fatte circolare negli ultimi mesi sulla reale situazione finanziaria dell’Ente, che per inciso sta vivendo le stesse difficoltà che hanno tutti i comuni italiani, si farà finalmente chiarezza su quello che abbiamo trovato noi, nel giugno 2011, al momento dell’insediamento dell’Amministrazione che ho guidato per cinque anni, e quello che abbiamo lasciato a giugno 2016” dichiara l’ex Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Enio Pavone.
“A tal proposito, in attesa di tornare su questa tematica in maniera più approfondita, voglio solo citare alcune situazioni. Nel 2011 abbiamo trovato mutui per circa 40 milioni di euro, oggi ve ne sono per circa 34,5 milioni di euro. Le spese del personale sono diminuite di circa 1 milione di euro nei cinque anni in cui abbiamo amministrato.
Al momento del nostro insediamento avevamo creditori per forniture di beni e servizi che dovevano essere pagati per somme consistenti da oltre un anno, anche un anno e mezzo, invece al momento in cui abbiamo lasciato la guida della Città non solo tutti i fornitori erano stati pagati, ma oggi tutti hanno la certezza di essere pagati entro i sessanta giorni dall’emissione della fattura, come previsto dalla legge.
Per quanto concerne infine la riscossione dei crediti, che sono dovuti in gran parte al versamento dei tributi e alle tasse comunali, nei nostri cinque anni abbiamo incontrato le stesse difficoltà in cui sono incappate anche le società di riscossione per conto dello Stato, dovute soprattutto alle difficoltà che le famiglie italiane si trovano purtroppo ad affrontare dopo tanti anni di recessione economica” conclude Pavone.
“Sostanzialmente abbiamo lasciato un Comune con meno debiti e che, grazie anche a dei progetti che avevamo approvato, con interventi previsti per più di 10,5 milioni di euro da parte dei privati, aveva la possibilità di investire sul territorio con evidenti ricadute positive soprattutto sul fronte occupazionale, anche in funzione di alcune varianti urbanistiche che abbiamo approvato e che hanno riguardato solo grandi aziende e attività produttive in genere.
Mi auguro che la nuova Amministrazione che tanto ha promesso in termini di opere pubbliche non riempia di ulteriori debiti il nostro Comune, ma prosegua nella direzione della contrazione del debito tracciata dalla mia Amministrazione dal 2011 al 2016 ed al sostegno degli imprenditori, unici attori in grado di produrre ricchezza, sviluppo ed occupazione”.