Sant’Omero, piattaforma dei rifiuti: arriva il no definitivo della Regione

Sant’Omero. Scorrono i titoli di coda, ora quelli definitivi, sulla piattaforma dei rifiuti, pensata e pianificata a nella zona industriale di Poggio Morello.

 

E’ stata recapitata, al Comune di Sant’Omero, la tanto attesa quanto ampiamente preannunciata archiviazione, da parte della Regione Abruzzo, del progetto Magis Energreen, relativo alla realizzazione della piattaforma per lo stoccaggio dei rifiuti.

 

La motivazione del rigetto della iniziativa della Magis recita testualmente “…essendo venuto meno il requisito fondamentale della disponibilità degli immobili che impedisce la prosecuzione dell’attività istruttoria…”.

 

Dunque, si chiude positivamente l’annosa vicenda della piattaforma di Poggio Morello, grazie alla soluzione individuata dal Sindaco Andrea Luzii, dall’amministrazione comunale di concerto con il proprietario dell’immobile, l’imprenditore Giuseppe Di Paolo, che, all’inizio di agosto, ha ritirato la disponibilità dei locali alla Magis.

 

Il Sindaco Andrea Luzii, decisamente soddisfatto, dapprima ha ringraziato la Regione Abruzzo, nelle persone dell’assessore Dino Pepe e del sottosegretario Mario Mazzocca, per l’attenzione mostrata verso la tematica e per aver avallato la linea individuata dal Comune di Sant’Omero, poi ha dichiarato: “Il lavoro che abbiamo svolto ha aperto la possibilità che l’immobile, già destinato alla piattaforma rifiuti, diventasse sede di un’azienda conserviera nel settore agro-alimentare, pronta ad investire circa nove milioni di euro.

Questo nuovo progetto prevede il completamento dell’area, il miglioramento ambientale e concrete possibilità lavorative in un momento di crisi economica.

 

Abbiamo dimostrato di essere coerenti e vicini alla volontà dei cittadini di Poggio Morello, anche se i toni usati da alcuni, ben conosciuti in politica, oppositori e critici abituali a prescindere, a volte sono andati oltre il civile confronto”.

 

Grande compiacimento quello espresso dall’assessore Carla Gatti, che da sempre attenta alla vicenda, ha affermato: “Quando il progetto Magis ha preso vita, inevitabilmente prima del mese di aprile 2014 (visto che la data della firma del contratto di affitto Immobiliare Di Paolo – Magis risale al 1 aprile 2014), noi non eravamo in politica, altri erano in Comune.

Consci della difficoltà di contrastare l’insediamento della piattaforma, (il relativo permesso è, infatti, di esclusiva competenza regionale) pur confermando tutte le precedenti iniziative di lotta democratica di opposizione e di rigetto, portate avanti nelle competenti sedi istituzionali, abbiamo lavorato, da tempo, nell’interesse della comunità, per trovare una soluzione alternativa che potesse evitare la realizzazione dell’impianto di stoccaggio.

Ora, viste le ragioni dell’archiviazione, posso affermare, con grande piacere, che ci siamo riusciti”.

 

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