Tortoreto. La sede del 118 del distretto di Tortoreto rischia di scomparire, come pure la Croce Bianca di Alba Adriatica. A prevederlo sarebbe la piano di riorganizzazione predisposto dalla Asl di Teramo, in base alla quale dovrebbero rimanere in servizio la Croce Rossa di Alba, con una postazione avanzata in inverno e una medicalizzata in estate e la Croce Verde di Martinsicuro, in servizio 12 ore in inverno e 24 in estate. La Croce Bianca di Sant’Egidio alla Vibrata solo 12 ore di giorno, mentre resta invariata la postazione medicalizzata dell’ospedale di Sant’Omero.
“Considerato che la Val Vibrata nel 2011 ha superato gli 80mila abitanti costituendo il territorio più popoloso tra i distretti sanitari” dichiarano i sindaci “che nella zona costiera nella stagione invernale sono presenti 50mila abitanti e che nella stagione estiva le presenze stimate sono circa 150-200mila turisti, che da un punto di vista della viabilità è attraversata dalla Ss16 e dalla A24, causa purtroppo di numerosi incidenti automobilistici, riteniamo che la riorganizzazione pensata dalla direzione generale della Asl di Teramo sia in contrasto con i principi di efficacia in un settore così importante per la salute dei nostri cittadini. Chiediamo al direttore generale Giustino Varrassi un incontro urgente su questa tematica e sul problema del territorio in generale”.
Intanto, il consiglio comunale di Tortoreto, su proposta dei capigruppo di maggioranza Antonio Di Giovanni e di opposizione Rolando Papiri, ha approvato all’unanimità la delibera con cui impegna “il sindaco e la giunta comunale di Tortoreto, d’intesa con le amministrazioni comunali di Alba Adriatica e Martinsicuro, ad adottare tutte quelle iniziative da intraprendere ai competenti livelli istituzionali in grado di scongiurare lo smantellamento di alcuni servizi di assistenza sanitaria erogati a livello locale. Nello specifico, i servizi di assistenza prestati attraverso il 118 e il servizio di assistenza sanitaria ai turisti durante la stagione estiva”.
Il consiglio comunale si è opposto anche alla mancata istituzione della Guardia Medica Turistica durante la stagione estiva a servizio di un territorio della provincia a più alta vocazione turistica di tutta la regione.
“Si taglino i costi sulla politica e non sull’emergenza sanitaria” dichiara il capogruppo di opposizione Rolando Papiri, che riafferma la centralità del servizio essendo stato lui stesso salvato grazie all’intervento medicalizzato del servizio di emergenza.
Il capogruppo di maggioranza Antonio Di Giovanni, invece, comunica di aver parlato con il manager Varrassi il quale “nonostante la calorosa accoglienza, è rimasto sulle sue posizioni senza fornire risposte esaustive, aprendo forse al ripristino della medicina turistica per un periodo breve”.