Ospedale Atri, Comitato Difesa chiede intervento del sindaco Astolfi

giustino_varrassiAtri. “Questo signore ha sbagliato strada”. Così il presidente del Comitato Difesa dell’Ospedale, Mario Marchese, apostrofa il direttore generale della Asl di Teramo, Giustino Varrassi. In una lettera indirizzata a Gabriele Astolfi, sindaco di Atri, Marchese chiede infatti al primo cittadino di fermare l’atteggiamento del manager Varrassi, protagonista di numerose notizie di stampa nel corso delle ultime settimane. A preoccupare il presidente sarebbero soprattutto alcune affermazioni, che dimostrerebbero che il direttore generale non conosce la storia della sanità abruzzese. Non solo. Secondo Marchese non sarebbe chiaro se queste dichiarazioni siano frutto di incoscienza o, addirittura, di una strategia che starebbe coinvolgendo diverse figure istituzionali. A fronte di questa situazione si chiede, pertanto, l’intervento di Astolfi, a cui con questa missiva viene chiesto di convocare sindaci e autorità politiche per “scoprire le carte in tavola”.

Di seguito il testo integrale della lettera:

“Egregi Sigg.,

si legge , anzi si continua a leggere su quotidiani teramani, esternazioni del Signor VARRASSI, Direttore Generale dell’ASL di Teramo,  di posizioni che intende assumere tali da rideterminare  recenti preoccupazioni all’Ospedale di Atri e la integrità dei suoi servizi, vedi:

-vedi la permanenza del punto nascita;

-vedi la permanenza dell’UTIC;

-vedi la promessa di costruire un nuovo Ospedale a Giulianova, che dovrebbe “inglobare” quello di Atri o le sue maggiori e più qualificate funzioni (si legge tra le righe).

Orbene, se questo signore, intende, con le sue gratuite ed irresponsabili esternazioni, che un giorno dice una cosa e l’altro pure, mantenere le attese dei cittadini di atri e del suo territorio, gravanti  intorno all’Ospedale di Atri da decenni, in uno stato confusionale, ed intanto procedere alla sistematica “demolizione” del nostro Presidio, questo signore ha sbagliato strada.

Il comportamento di questo signore appare come se non “conoscesse” affatto il territorio, la storia della sanità teramana ed abruzzese, e “sparasse” esternazioni veramente preoccupanti, sia sulla stampa che nelle televisioni private, giocando un triste e sporco confronto con le comunità locali che intendono, invece, essere alquanto seri in questo e per questo argomento.

Sembra che il suo parlare, esprimersi, non so, se decidersi, sia frutto  di tatticismi per il solo verificare “che effetto farà” , o se invece  è frutto di una strategia ben più ampia e concreta che trovano coinvolti, nolenti o volenti, le realtà istituzionali: Sindaci, Partiti politici, Consiglieri Regionali, Deputati, Segreterie di Partiti a livelli diversi (Provinciale e Regionale).

A parte il suo ruolo di Sindaco di Atri, che a mio avviso “tende” a salvaguardare delle realtà, ma concedendo la chiusura di altre situazioni all’interno del Presidio, fidando in promesse e strategie sanitarie, che nelle dichiarazioni di questo signore  “non si leggono affatto”, anzi, non passa giorno che, se qualche speranza è rimasta, viene meno da altre dichiarazioni, come quelle fatte sul Centro del 7-Aprile u.s., che afferma (in virgolettato) che la costruzione del nuovo Ospedale di Giulianova per acuti, dovrà per forza inglobare l’Ospedale di Atri”. Ma vi pare possibile che questo infausto signore possa parlare e sparlare come e quanto vuole? E soprattutto come vuole?

A questo punto, Egregio Signor Sindaco, o Lei è a conoscenza di queste volontà e ne risulta un (politicamente)  silente e impossibilitato a far diversamente, complice, oppure, se questo non è, (e non lo credo) allora deve  reagire, chiamare la città tutta e,  prendere la guida di essa per  reprimere, contestare, questo atteggiamento, queste “libere”, per non dire altro,  dichiarazioni di questo signore, altrimenti andremo a perdere a breve:

-l’UTIC;

-il Punto Nascita;

-altri servizi ed apparecchiature;

-ed in ultimo anche l’OSPEDALE (accorpamento con quello di Giulianova).

E nel frattempo, se Lei non lo sa, UUOO importanti, non ha personale infermieristico per funzionare al meglio (vedi chirurgia), anche qui in una logica che tende a ridimensionare la qualificata espressione di questo reparto nell’ambito del territorio e d’Abruzzo. Si informi Sindaco, si Informi.

Le è chiaro questo intendimento?

Questo signore non fa altro che  regalare servizi ed UUOO  e certezze ai Sindaci di:  S. Omero,  di Giulianova, con l’ovvio intendimento di zittirli, forse in vista delle elezioni amministrative, ma determinando nel contempo, forti e concrete preoccupazioni nella comunità atriana e non solo.

A questo  andazzo va messo un FRENO, serio e concreto, egregio Signor Sindaco, con il Suo ruolo e con le Sue posizioni a difesa del nostro Ospedale, della sua integrità di servizi o UUOO semplici o complesse che siano, in esso esistenti ormai da decenni. Perché, non si capisce cosa si racconta questo signore, un giorno si e l’altro pure, ma nel marasma appare una LOGICA STRATEGICA, che è quella di un attacco all’Ospedale di Atri.

NON SI FIDI  SIGNOR SINDACO!

NON FIDATEVI  VOI DELLA GIUNTA MUNICIPALE!

Come ho scritto più  volte:

CONVOCATE TUTTI I SINDACI DELLA EX ULSS DI ATRI;

-il PRESIDENTE DELLA COMUNITA’ MONTANA DI CERMIGNANO;

-I SINDACI DELL’AREA VASTA di: MONTESILVANO, CITTA’ S.ANGELO ED ELICE, e DELIBERATE UNA POSIZIONE POLITICA  COMUNE, FORTE  E SOSTENUTA  DA UNA POPOLAZIONE EQUIVALENTE AD UNA 5° PROVINCIA D’ABRUZZO, (senza contare  la realtà rappresentata durante i tre mesi estivi in questi territori, e di cui Lei ne ha già sperimentato anche la solidarietà nel recente passato).

CONVOCATE TUTTE PERSONALITA’ POLITICHE: SENATORI, DEPUTATI, CONSIGLIERI REGIONALI  CHE IN QUESTO TERRITORIO HANNO PRESO CONSENSI E VOTI E CHE OGGI STANNO TRADENDO LE NOSTRE ASPETTATIVE (non parlano, e sono in un mutismo preoccupante per gli interessi di Atri), siano questi : DI DESTRA CHE DI SINISTRA, e ne VEDRETE DELLE BELLE IN TERMINI DI COERENZE E DI ASPETTATIVE  RIFERITI AGLI INTERESSI DI ATRI, DELLA NOSTRA CITTA’.

E’ QUESTO CHE VA FATTO, altrimenti è una battaglia che perderemo!

COMUNQUE, A PRESTO INIZIEREMO UNA CAMPAGNA PER LA RACCOLTA FIRME  PER CAMBIARE PROVINCIA.

FORSE QUESTO POTRA’ METTERE FINE  ALLE NOSTRE PREOCCUPAZIONI E DISCRIMINAZIONI NELLA PROVINCIA DI TERAMO CHE VIENE DA LONTANO, OVVIAMENTE”.

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