Atri, approvato il bilancio: meno spese e nessun aumento pressione fiscale

atri_comuneAtri. La Giunta ha approvato nei giorni scorsi il Bilancio di previsione 2011 e il Piano Triennale delle Opere pubbliche che verranno portati in Consiglio Comunale entro il mese di aprile (trascorsi i quindici giorni di pubblicazione sull’albo pretorio). Lo strumento di programmazione dell’Ente tiene conto della diminuzione di  circa 400mila euro dei trasferimenti statali ed opera una riduzione della spesa corrente senza apportare tagli ai servizi e salvaguardando le voci ritenute fondamentali. Pur prevedendo una razionalizzazione e contenimento della spesa, nel documento economico e finanziario si prosegue nell’attuazione delle linee-guida del programma amministrativo, nonostante le minori disponibilità finanziarie ed il momento difficile, in modo particolare per un comune vasto come quello di Atri, che, per estensione, è il secondo della Provincia.

In previsione importanti interventi per lo sviluppo del territorio, a partire dalla riorganizzazione degli uffici comunali che si concluderà nei prossimi mesi, con un nuovo regolamento dei servizi che porterà alla piena efficienza della macchina amministrativa. Per quanto riguarda l’Urbanistica si procederà con rilevanti interventi sul tessuto urbano, grazie agli accordi di programma in corso e da avviare, e alla redazione dei quattro piani (Piano regolatore generale, Piano particolareggiato del centro storico, Parco agricolo e Sito di interesse comunitario) il cui iter ha preso il via quest’anno. “Un progetto di multilevel governance, innovativo sotto il profilo della procedura – sottolinea il vicesindaco Domenico Felicione – che pone la nostra città come progetto pilota a livello regionale”. Per il verde pubblico proseguiranno i lavori di riqualificazione della villa comunale, avviati di recente, prevista inoltre la realizzazione di un nuovo parco attrezzato nella zona sud della città.

Importanti impegni anche per gli altri settori della pubblica amministrazione, come la viabilità comunale e la ripavimentazione del centro storico, con un progetto considerevole su Piazza Duomo, mentre per il cimitero monumentale è previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche e la conclusione dei lavori di ampliamento della nuova area.

Unitamente al bilancio verrà sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale il “Piano delle alienazioni e di valorizzazione del patrimonio immobiliare”, a questo proposito l’assessore al Bilancio, Patrimonio e Insediamento di nuove istituzioni scolastiche Piergiorgio Ferretti ribadisce l’intenzione di terminare la riqualificazione del palazzo Cardinale Cicada e riconferma la volontà dell’amministrazione comunale di proseguire nel consolidamento degli ottimi risultati raggiunti sotto il profilo scolastico: per il prossimo anno sono 215 i nuovi iscritti al polo superiore atriano con la formazione di dieci prime classi.

Il governo cittadino proseguirà inoltre nel suo impegno per perfezionare e migliorare il servizio di raccolta differenziata, avviato con ottimi risultati nel 2009, e per la messa in opera di interventi rivolti al campo delle fonti di energia  rinnovabili.  L’assessorato allo Sport concentrerà la sua attività sul centro turistico integrato, di recente riacquisito dal Comune e sulla candidatura di Atri a città europea dello sport; per il turismo e la cultura si proseguirà con la messa in rete delle risorse cittadine attraverso un lavoro di coinvolgimento e sinergia con tutte le forze presenti sul territorio volto a potenziare e rilanciare la vocazione della città.

Il settore delle politiche sociali, oltre ad avere riconfermato tutti i servizi, darà il via ad una colonia estiva montana, con l’intenzione di concretizzare nel 2011 il progetto di un Palazzetto del Sociale al servizio della collettività. “Il documento finanziario rispecchia quella che è la situazione contingente, ci apprestiamo ad affrontare un anno complesso, a causa della crisi economica e delle risorse limitate – conclude il sindaco Gabriele Astolfi – l’impegno è stato quello di razionalizzare le spese e contenere l’effetto della riduzione dei trasferimenti statali, senza apportare tagli ai servizi, e soprattutto senza alcun aumento del prelievo fiscale, che è rimasto invariato dal nostro insediamento. Una scelta, quella di mantenere inalterate le tariffe, rivolta soprattutto a sostenere le famiglie”.

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