Roseto. E’ ormai scontro frontale tra le forze di minoranza e il Partito Democratico di Roseto sul Piano Regolatore. La Federazione della Sinistra rosetana, infatti, ha annunciato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per chiedere la sospensiva al Prg, approdato ormai in consiglio comunale.
“Il Partito Democratico chiude gli occhi di fronte ai problemi della gente”, si legge in una nota a firma del responsabile Marco Borgatti, “rinchiuso in un palazzo che pare ogni giorno di più una fortezza sotto assedio prossima alla capitolazione. Alluvioni e problema rifiuti non interessano, conta solo portare avanti un piano regolatore viziato da palesi errori tecnici e formali, in evidenti difformità con le normative regionali in vigore. Un Prg che prevede una vera e propria colata di cemento in tutta Roseto e frazioni. Previste migliaia di abitazioni su quelle colline d’argilla che cedono ad ogni pioggia causando i danni che tutti abbiamo visto e subito durante l’alluvione”.
Secondo Borgatti, costruire su quelle colline sarebbe fuori da ogni logica perché significherebbe rendere ancora più instabili quelle zone in caso di forti piogge. C’è il timore che la zona collinare possa cedere e causare danni di gran lunga superiori a quelli del primo marzo scorso.
“I nostri amministratori hanno già subito una dura lezione con il piano spiaggia, sospeso per gravissimi vizi”, afferma Borgatti, “e si apprestano a ripetere lo stesso errore con il Prg. Il Tar ha sospeso il piano spiaggia perché mancava una valutazione ambientale strategica che manca anche nel progetto definitivo del piano regolatore. Inoltre questo strumento urbanistico è viziato nei modi e nei tempi di presentazione, è osteggiato dagli uffici tecnici della Regione, bocciato dal Difensore Civico, inadeguato per il Genio Civile, rifiutato dalla commissione edilizia e sotto il vaglio del Prefetto per le presunte irregolarità normative”.